Multe fino a 102 euro a chi si sposta in città con il monopattino

Il decreto Toninelli apre alla sperimentazione di dispositivi di mobilità sostenibile Polizia locale: il Comune di Udine deve prima individuare le aree e predisporre la segnaletica

UDINE. L’incidente in cui è rimasto coinvolto, mercoledì in via Cosattini, un trentenne pordenonese a bordo di un monopattino elettrico, ha innescato un dibattito sull’uso di questi mezzi in città. Cosa dice la normativa al riguardo? Il decreto firmato dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, pubblicato da poco sulla Gazzetta Ufficiale, apre alla possibilità di sperimentare l’utilizzo di monopattini elettrici, segway, monowheel e hoverboard nelle città.

I Comuni, però, devono prima definire un’area delimitata alla circolazione e predisporre la relativa segnaletica. Altrimenti – ed è il caso di Udine – resta in vigore quanto previsto dall’articolo 190 del codice della strada, che (al comma numero 8) vieta sulla carreggiata, e quindi anche sulle piste ciclabili, «la circolazione per mezzo di tavole, pattini o acceleratori di andatura». Chi non rispetta le regole va incontro a una sanzione da 26 a 102 euro.

Sfreccia sul monopattino in pieno centro e cade: giovane in prognosi riservata


Le norme sulla micromobilità elettrica erano state individuate nella legge di Bilancio di quest’anno, quindi il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha proposto una bozza di decreto attuativo, che ha condiviso con le istituzioni per eventuali modifiche prima della sua pubblicazione, il 12 luglio scorso.

La situazione a Udine città

La sperimentazione in città non è ancora partita. L’amministrazione ha tempo 12 mesi dall’entrata in vigore del decreto per autorizzarla (e non potrà avere durata superiore ai 24 mesi, quando è previsto un aggiornamento sui risultati ottenuti). Il Comune e l’Università hanno firmato una convenzione quadro per studiare le modalità con cui avviarla anche a Udine, a partire da settembre. Di conseguenza, a oggi, la circolazione dei monopattini non è consentita. «Il loro utilizzo – spiega il comandante della polizia municipale Eros Del Longo – è permesso solamente su aree private e su aree pedonali. La circolazione urbana è al momento vietata».

«Siamo in attesa della proposta dell’ateneo – indica il vicesindaco e assessore alla Mobilità Loris Michelini – per capire come poterci poi muovere. Stiamo aspettando anche di capire se inserire, nell’ambito del Bike sharing, un numero di biciclette a batteria, quelle con pedalata assistita, e inserire, al proposito, anche il discorso del monopattino».

Multe da 26 a 102 euro

Il comma 8 dell’articolo 190 del codice della strada recita: «La circolazione mediante tavole, pattini od altri acceleratori di andatura è vietata sulla carreggiata delle strade». E l’articolo 9: «È vietato effettuare sulle carreggiate giochi, allenamenti e manifestazioni sportive non autorizzate.

Sugli spazi riservati ai pedoni è vietato usare tavole, pattini o altri acceleratori di andatura che possano creare situazioni di pericolo per gli altri utenti». «Chi vìola queste disposizione – chiarisce il comandante – rischia una sanzione amministrativa da 26 a 102 euro».

I mezzi sperimentali

La nuova normativa va incontro all’esigenza di prevedere la circolazione di nuovi sistemi di mobilità non indicati (e pertanto finora vietati) dal codice della strada, che risale appunto al 1992. Tra questi, appunto, i monopattici elettrici. Ma anche i segway, dispositivi di trasporto personale che utilizzano un mix di informatica, elettronica e meccanica, i monocicli con una ruota (monowheel) e gli hoverboard, veicoli a due ruote parallele che sfruttano sensori giroscopici ed elettronica per l’equilibrio. Questi ultimi due non potranno comunque circolare nelle zone 30 o nelle piste ciclabili protette.

Le nuove regole

I dispositivi di micromobilità in grado di spostarsi a una velocità superiore ai 20 chilometri orari dovranno essere dotati di regolatori: nelle aree urbane non è consentito superare i 6 chilometri l’ora. Se a utilizzare i nuovi mezzi saranno minorenni, questi dovranno essere obbligatoriamente in possesso della patente AM, quella necessaria per il motorino. Non è invece obbligatorio indossare il casco. Se lo spostamento avviene di sera o di notte devono essere necessariamente indossati le bretelleo i giubbotti retroriflettenti ad alta visibilità.

Il ruolo dei comuni

Il decreto ministeriale 229 del 4 giugno firmato da Toninelli (ed entrato in vigore il 27 luglio) prevede la circolazione urbana a bordo di monopattini elettrici nei Comuni che ne faranno richiesta. A monte, dunque, le amministrazioni dovranno individuare le aree in cui permettere la circolazione (piste ciclabili, ad esempio) e installare, di conseguenza, la nuova segnaletica per indicare le strade dove è consentito spostarsi con il monopattino o gli altri dispositivi sostenibili. Nel caso di istituzioni o nell’affidamento dei servizi di noleggio dei dispositivi, le amministrazioni dovranno prevedere l’obbligo di coperture assicurative.
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto