Muore a 63 anni due mesi dopo il figlio

Impressione e cordoglio in paese per la scomparsa di Dante Rambaldini. I funerali saranno celebrati martedì

AZZANO DECIMO. È mancato due mesi dopo il figlio, vinto dal male a 33 anni. Se n’è andato a 63 anni Dante Rambaldini, padre di Luca, morto il 15 ottobre. Lascia la moglie Maria Grazia e i figli Manuel e Andrea. Originario di Azzano Decimo, dove abitava, Dante Rambaldini aveva lavorato per anni alla Gregoris color come addetto di laboratorio. Chi lo conosceva, lo ricorda come una persona squisita, di estrema simpatia, disponibile e gentile. Un uomo perbene, marito premuroso e padre di famiglia attento, lavoratore preparato e scrupoloso.

Alcuni anni fa era stato colpito da una malattia che l’aveva messo a dura prova, contro la quale aveva combattuto con coraggio, riuscendo in parte ad arginarla, non senza patire conseguenze. Parallelamente, era stato vicino all’adorato figlio Luca, colpito a sua volta dal male. Come il genitore, aveva messo tutto se stesso nel tentativo di vincere la sfida, ma la malattia ha avuto ragione della sua forza, del suo coraggio, della voglia di vivere. Dopo la morte del figlio, le condizioni di Dante si sono aggravate, probabilmente anche a causa del dispiacere.

I funerali saranno celebrati martedì, alle 15, nella chiesa di Azzano Decimo, dove domani, alle 19, sarà recitato il rosario. Una famiglia, quella dei Rambaldini, colpita in poco tempo da due lutti devastanti, e in tanti hanno dimostrato vicinanza e affetto in questi momenti di lacerante dolore.

Al pari di quella di Dante, anche la storia di Luca aveva commosso gli azzanesi, primi fra tutti i tanti amici che il giovane era stato capace di costruirsi in virtù di un carattere allegro e spontaneo. Luca era positivo, vitale, come il padre. Entrambi oggi non ci sono più, lasciando un vuoto incolmabile nell’animo di chi voleva loro bene ed è rimasto sempre accanto a tutti e due, nei momenti belli e in quelli duri della malattia.


 

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