Musica alta al parco, Venanzi: la Regione cambi il regolamento

L’assessore:meglio quando i Comuni gestivano la materia. E il popolo di Facebook si mobilita a sostegno di Homepage

UDINE. Dopo le limitazioni di orario (stop a mezzanotte nei week end) alla musica al parco del Cormor per le proteste di alcuni residenti della zona, sale sui social network, ma non solo, la solidarietà all’Homepage festival.

Il Comune di Udine, dal canto suo, fa sapere tramite l’assessore a Turismo e Commercio Alessandro Venanzi che sulle limitazioni d’orario non può intervenire, ma che comunque chiederà alla Regione di cambiare il regolamento. In questo caso è l’Arpa che detta legge.

«Chiediamo al consiglio regionale di aggiornare un regolamento obsoleto», sostiene l’assessore che dà sostegno alla manifestazione, così come stanno facendo tantissimi giovani, musicisti, associazioni e persino residenti della zona del parco del Cormor.

Lo strumento principale per aderire alla solidarietà è Facebook, attraverso la categoria creata per l’occasione #iostoconhomepage: c’è chi lo ha scritto sulla bacheca, chi sulle foto personali e chi invece ha chiamato direttamente l’organizzatore Manuele Ceschia.

«Sono molto sorpreso dalla solidarietà che sto ricevendo in questi giorni – commenta lui – la gente vede solo quello che succede sui giornali e sui social network, ma in realtà il mio telefono non fa altro che suonare. Mi hanno chiamato molti amici, colleghi e anche molti politici, per spiegarmi la situazione e per capire cosa si può fare. Ma ciò che mi ha stupito di più è stata la telefonata di cinque residenti che abitano proprio nella via dietro al parco del Cormor, quella da cui è nato il caso. Mi hanno detto che a loro la musica non dà nessun fastidio, che basta chiudere le finestre».

Basta, insomma, un po’ di tolleranza, come sottolinea anche Venanzi. «Questo festival è aperto gratuitamente a tutti – ricorda l’assessore – è un punto di riferimento per migliaia di giovani in città e negli anni ha portato eventi di grande valore musicale e culturale. A volte ci vuole un po’ di comprensione. Dietro l’impegno degli organizzatori, ci sono persone che lavorano: il festival è in grado di creare un indotto importante per la città».

Tra l’altro, la fascia oraria colpita dalle limitazioni, che impongono lo stop alla musica a mezzanotte durante il week end e alle 23 durante la settimana, è quella in cui i chioschi di bar e ristorazione lavorano di più, come spiegato dall’organizzatore. Nonostante ciò, il Comune non può intervenire.

«Tre settimane fa abbiamo cercato di limitare i danni – continua Venanzi – ma ora è l’Arpa che decide, in base a un regolamento regionale vecchio. Il decreto Monti del 2012 ha tolto al Comune la libertà di autoregolamentarsi, a seconda delle diverse situazioni. Al parco del Cormor fino a qualche tempo fa si poteva suonare fino alle 3 di notte, ma adesso dobbiamo adeguarci alle direttive Arpa. Per questo chiediamo al Consiglio regionale di riprendere in mano questo testo prima della pausa estiva e modificarlo, adeguandolo ai nostri tempi e ai diversi contesti, perché il problema riguarda tutta la regione. Questa è l’unica cosa che possiamo fare».

Intanto, l’assessore esprime anche la sua solidarietà personale all’organizzatore.

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