Mutui sbagliati, 30 assunzioni alla Hypo
UDINE. L’Hypo Bank assume. Dopo aver licenziato 97 persone, ora la parte Leasing dell’istituto austriaco che ha sede a Tavagnacco, ha deciso di reclutare 30 persone a tempo determinato, per un periodo di 5 mesi e venti giorni. Saranno impiegate a supporto della task force istituita per il ricalcolo delle indicizzazioni dei mutui. Una vicenda sollevata da Striscia la Notizia, che ha dato voce a decine di clienti accortisi di inesattezze nel calcolo dei contratti leasing indicizzati.
L’interesse da versare alla banca è legato all’indice Euribor, ma in alcuni casi l’istituto non ne ha tenuto conto, lucrando così incassi superiori al dovuto per decine di migliaia di euro. Hypo Bank è corsa subito ai ripari, avviando le verifiche del caso e promettendo di risarcire i clienti in caso di errore, ma ciò non le ha impedito di finire al centro di un’ispezione da parte della Banca d’Italia.
Si è così trovata ad affrontare i controlli interni sui contratti sottoscritti senza il personale adeguato. Per questo ora necessita di un implementazione del numero di collaboratori. Nonostante l’istituto abbia definito tale scelta «di carattere straordinario e non prevedibile», i sindacati sollevano delle perplessità, soprattutto per non aver inviato a tutti i fuoriusciti la proposta di collaborazione.
«Visto il numero elevato di assunzioni da fare nell’immediato, crediamo che l’azienda avrebbe dovuto inviare a tutti gli esodati la proposta – afferma Stefano De Marchi, segretario generale Fiba-Cisl –. Saranno poi i colleghi di Udine, di Trieste o di Massa Carrara a decidere cosa fare. Invece al sindacato non è stato anticipato nulla e ci siamo trovati con le persone invitate all’improvviso a dare una disponibilità all’assunzione».
Molte delle persone finite al centro del piano licenziamenti della Hypo, dopo aver dovuto lasciare la banca, ora si sono viste arrivare una richiesta di collaborazione dallo stesso istituto austriaco per i prossimi cinque mesi. Per molti di loro, oltre al danno, potrebbe prospettarsi la beffa, visto che dopo essere stati allontanati dal proprio posto di lavoro, potrebbero essere “costretti” ad accettare la proposta della Hypo per non perdere l’Aspi, la nuova indennità di disoccupazione. Ma non è escluso che per riuscire ad arrivare a 30 unità necessarie, la banca debba ricorrere a personale totalmente esterno.
«In tema di comunicazione e di relazioni sindacali c’è molto da lavorare in questa banca – aggiunge De Marchi – e non può bastare un’amorevole lettera del “nuovo” amministratore delegato Lorenzo Snaidero, il quale con un’altra pacca sulla spalla vuole far dimenticare quanto accaduto in questi vent’anni. Un amministratore delegato che non ha ancora avuto il tempo, o piuttosto la considerazione, di convocare le organizzazioni sindacali che rappresentano gli interessi dei lavoratori di Hypo Bank e spiegare cosa è successo e cosa intende fare Hypo. Ci auguriamo che questo incontro avvenga presto – conclude – i lavoratori lo chiedono e noi crediamo sia arrivata l’ora delle risposte».
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