Nasce a Gemona l’ambulatorio per la Medicina di montagna

Vi potranno ricorrere le persone che vogliono impegnarsi negli sport ad alta quota Partner del progetto sono Aas3, Università e Dipartimento di Fisiologia



L’idea c’era da tempo, ma per far prendere forma al primo ambulatorio di medicina d’alta quota in regione – il secondo a livello nazionale –, c’è voluta una triplice intesa fra Aas3, corso di laurea in Scienza motorie di Gemona e Dipartimento di Fisiologia. La sede è stata individuata nel presidio di Gemona, dove accanto alla medicina dello sport è stato istituito un “centro per la prescrizione dell’esercizio fisico” che si pone come strumento di 1° e 2° livello per la tutela sanitaria di quanti debbano recarsi per periodi più o meno lunghi in montagna. Sempre più persone desiderano recarsi in zone ad alta quota per turismo, per sport o per lavoro, ed è quindi necessario un servizio di valutazione sulla capacità fisica al raggiungimento di alte quote, in modo da personalizzare consigli e raccomandazioni per la prevenzione di rischi, la preparazione fisica, l’equipaggiamento, l’alimentazione, ma anche le eventuali vaccinazioni o la gestione di preesistenti patologie e terapie.

L’ambulatorio si occupa della valutazione d’idoneità per la permanenza in montagna in relazione alle varie quote e al grado di impegno fisico previsto, in persone sane o affette da patologie acute e croniche. Fornisce anche supporto alla preparazione psicofisica per spedizioni alpinistiche o di trekking, consigli riguardanti vaccinazioni, equipaggiamento, alimentazione e prevenzione di particolari problemi riguardanti l’alta quota. Per valutare il rischio d’incorrere nel mal di montagna nelle sue forme più gravi, viene effettuato anche il Test di Richalet per valutare in ipossia normobarica chi ha sofferto queste patologie in alta quota o chi desideri recarvisi per la prima volta.

I potenziali utenti dell’Ambulatorio di Medicina di montagna sono guide alpine e alpinisti d’élite, soprattutto chi svolge frequenti e prolungate spedizioni extraeuropee ad altitudini estreme, ma anche i soggetti che praticano sport, agonistico e non, in ambiente montano e in particolare in alta quota. E ancora, il servizio è rivolto a persone che per motivi di carattere escursionistico o lavorativo progettano soggiorni prolungati in alta quota, persone con patologie croniche come ipertensione arteriosa, cardiopatie, diabete, bronco pneumopatie, emicrania, epilessia che progettano di soggiornare a quote superiori ai 2000 metri e a coloro che abbiano sofferto in passato di patologie legate all’alta quota ma debbano tornarvi. Con il coordinamento clinico e scientifico del dottor Lucio Mos, l’équipe di Gemona che si occupa della medicina dello sport e della prescrizione dell’esercizio fisico è composta dai medici sportivi Francesco Graniero, Livia Aita e Alessandro Cigalotto, formatosi con il corso di perfezionamento in Medicina di Montagna presso l’Università di Padova. Per l’università il responsabile è Stefano Lazzer del Dipartimento Scienze Motorie. La prenotazione può essere effettuata (anche senza impegnativa) alla segreteria dell’ambulatorio di Medicina dello sport e di Montagna di persona o telefonando allo 0432-989349 (il martedì e venerdì dalle 10 alle 12) o inviando una e-mail all’indirizzo di posta elettronica: medsportge@aas3.sanita.fvg.it —





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