Nasce il Gruppo di acquisto solidale

CORDENONS. Creare un canale fiduciario tra consumatore e produttore che permetta al primo di abbattere i costi di acquisto dei prodotti, di chiamarsi fuori dalle logiche della distribuzione del mercato globale e di riscoprire un modo più etico e sociale di “fare la spesa”.
Mentre in città gli imprenditori chiedono nuovi spazi per supermercati, è questo invece lo spirito con cui sta nascendo il primo Gas di Cordenons, “Gruppo di acquisto solidale”. In altre parole persone che decidono di fare rete per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro.
Lanciata da Daniele De Piero, Natale Sorrentino e Stefano Raspa dell’associazione Mutuo soccorso di Cordenons, l’idea è piaciuta e ora si procede, a piccoli passi, verso la costituzione del gruppo. Sono in totale già quattordici le famiglie, tutte italiane, che hanno manifestato interesse ad aderire al progetto. «Il quale – dice cauto De Piero – è allo stato embrionale. Quello che è certo è che le sette famiglie presenti all’incontro di presentazione, più altrettante che pur non potendoci essere si sono dette interessate, hanno sposato lo spirito dell’iniziativa». Non solo quindi quello, anche se di questi tempi non guasta, di puntare al risparmio, ma più in generale di fare acquisti consapevoli. La prossima settimana il gruppo si incontrerà con i rappresentati dei Gas di Vallenoncello e di Maniago e de Gup (Gruppo di acquisto popolare) del capoluogo per capire la metodologia di lavoro. «Servirà innanzitutto individuare la rete di fornitori di prodotti cui rivolgersi – anticipa De Piero –. Perché il progetto abbia senso bisogna mettere insieme un paniere il più possibile completo, di prodotti a chilometri zero».
L’obbiettivo per queste famiglie è di avere sempre meno bisogno del supermercato. I Gas consentono alle famiglie la scelta diretta del prodotto e il controllo della sua produzione e, sul fronte dei prezzi, anche nel caso del biologico possono renderlo meno proibitivo per chi oggi non se lo può permettere. La conoscenza dell’azienda produttrice, inoltre, fa sì che si possa scegliere anche quella più etica, anche sotto il profilo dell’occupazione dei lavoratori. Insomma lo spirito è in linea con i tempi, dove sempre più gente chiede prodotti sani e sicuri, il cui prezzo non sia il risultato di logiche speculative che danneggiano anche i produttori, e un rapporto più diretto e umano tra tutti i soggetti coinvolti.
«Appena l’assemblea del Gas sarà costituita e il progetto ben definito – fa sapere De Piero – lo allargheremo anche ad altri. Spiace però constatare che a Cordenons questa idea nasca solo ora».(mi.bi.)
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