Nata sulla corsia d’emergenza dell’A23
TARVISIO. Avranno un bella favola, una storia vera con lei protagonista, da raccontare alla figliola Caterina, venuta al mondo la sera della vigilia dell’Epifania al km 83.700 dell’autostrada Udine – Tarvisio, alle 20.20 circa, in località Vidali nel comune di Dogna, mentre papà Marco stava trasportando precipitosamente a bordo della Toyota Yaris, mamma Monica, ormai alla fine del travaglio, all’ospedale di Tolmezzo.
Il racconto «Ormai Monica non ce la faceva più – racconta il papà Marco Lazzarini, e io stavo cercando solamente un posto sicuro in cui fermare l’auto. Andato oltre a una piazzola ed a un altra ancora, ma non potevo certo fermarmi e fare retromarcia, così ho deciso di arrestare l’auto sulla corsia di emergenza appena oltrepassata la galleria Dogna. Sono sceso, ho tolto a mia moglie i pantaloni della tuta d’improvviso mi è caduta tra le mani la bambina».
Attimi di paura Poi la mamma ha avvertito il padre: la bimba non respirava. Lui non s’è perso d’animo. «Ho ripulito la bocca alla piccola, l’ho girata con la testa in giù: i primi rantoli si sono tramutati nell’atteso pianto. Poi, coperta la piccina con dei maglioni e consegnata alle amorevoli braccia della mamma, ho ripreso il viaggio per Tolmezzo, dove siamo stati accolti con grande attenzione al pronto soccorso. Le infermiere hanno voluto fossi io stesso a tagliare il cordone ombelicale, quindi, c’è stato il trasferimento al reparto di ostetricia per potere finalmente gioire: sia la bambina che la mamma stavano bene».
La bimba pesa ben 3,600 kg, arrivata a casa Lazzarini anche per la felicità di Serena, la primogenita di 16 mesi, che ha sempre accompagnato la mamma trentatreenne Monica Plesin con il pancione a tutte le commissioni fino agli ultimi giorni della gravidanza».
L’antefatto Ma questa bella vicenda accaduta la sera della Befana era cominciata, sabato mattina come ricorda Marco Lazzarini, 43 anni di professione vigile del fuoco e consigliere comunale di Valcanale Verde, che ha casa e agriturismo (gestito da Monica), in localita Oltreacqua (Sant'Antonio).
«Sabato, il giorno della scadenza del suo stato – riprendere a raccontare l’incredibile giornata Lazzarini -, siamo scesi a Tolmezzo perchè Monica aveva la visita alle 10 in ospedale. Al controllo tutto era risultato a posto e ci era stato detto che era necessario attendere ancora qualche giorno. Perciò abbiamo fatto ritorno a casa tranquilli».
La svolta Ma nel tardo pomeriggio Monica ha cominciato a sentire dei dolori e si è messa a letto. «Ho affidato Serena a mia mamma – continua Lazzarini – poi ho visto che Monica continuava a stare male e le contrazioni aumentavano. Poi siamo partiti per Tolmezzo. Preso tutto il necessario, uscendo di casa ho agguantato anche i due maglioni dall’attaccapanni, che poi si sono dimostrati utilissimi per riparare dal freddo la neonata, e siamo partiti, mentre Caterina aveva proprio tanta voglia di venire al mondo».
Oltrepassato anche il Poliambulatorio di Tarvisio abbiamo preso l’autostrada a Ugovizza - spiega ancora Marco Lazzarini -. Ma Monica non ce la faceva più a trattenere le spinte. Fermarsi nel buio in autostrada era troppo rischioso, così sono arrivato fino a Dogna e sicuramente, dopo le tante apprensioni, posso dire d’essere stato un padre fortunato a vivere una così gran bella esperienza. Certamente la mia famiglia è tanto grata al personale dell’ospedale di Tolmezzo per le attenzioni che ci ha riservato».
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