Negativa al primo test, positiva al secondo tampone: muore in ospedale. Il Covid e le ultime vittime in provincia di Udine e Pordenone

Una lunga catena di dolore, di lacrime e di addii a distanza, senza la possibilità di una parola, una carezza, un cenno di ringraziamento per quello che queste vite sono state e hanno insegnato. Anche ieri, giovedì 19 novembre, in provincia di Udine e Pordenone, l'elenco delle vittime si è allungato.
✉️ Al Messaggero Veneto abbiamo deciso di attivare una nuova newsletter per fare il punto ogni settimana sul Covid. Iscriviti qui, è gratis
Paluzza
Il Covid si è portato via Bruno Zamarian: l’ex direttore d’albergo si è spento in terapia intensiva a Udine a 77 anni. Era rientrato dalla Lombardia per una veloce visita nel paese carnico per chiudere la casa di famiglia in vista dell’inverno. Ma si erano palesati, improvvisi, i sintomi del Covid-19, determinandone il ricovero all’ospedale di Udine, dove è poi spirato. Lascia la moglie, le figlie Emanuela e Laura e i suoi adorati cinque nipoti. Bruno era nato a San Michele al Tagliamento, ma fin da ragazzo con la sua famiglia viveva a Milano. All’inizio lavorava come meccanico in officine rivolte ad auto di alta gamma.
Paularo
Lutto in Val D’Incarojo per la quarta vittima di Covid: Ugo Di Gleria, noto come operoso muratore, è spirato all’ospedale di Udine. Prima che il virus lo colpisse, all’inizio con la febbre e poi trascinandolo nel suo vortice, era ancora in forze e molto attivo, in barba ai suoi 82 anni. Viveva nella frazione di Rio nella sua casa natale con la moglie Imelda e il figlio Claudio, che lo piangono con l’altro figlio, Beniamino, e il fratello Fiorello. La famiglia vuole ringraziare, pur nel dolore, il reparto di Medicina d’Urgenza Covid di Udine per le cure prestate al loro caro.
Codroipo
Il coronavirus miete ancora una vittima a Codroipo, portandosi via Danilo Giacomel, di 83 anni, un imprenditore fino a poco fa pieno di vitalità e promotore di importanti iniziative rivolte alla città.È stato rapido il decorso della malattia, che è andata a complicare un quadro di patologie pregresse, ma a Codroipo il decesso, avvenuto all’ospedale di Palmanova, è stata un fulmine a ciel sereno. Danilo, infatti, è stato uno sportivo, amante della montagna e soprattutto delle corse in bicicletta, settore al quale ha dedicato molte energie organizzando eventi che sono finiti per fare storia a Codroipo. Alla passione per le due ruote associava lo stretto legame con le Frecce Tricolori, tanto che si deve anche a lui se le varie edizioni del Giro d’Italia hanno incontrato il territorio codroipese e la Pan.
Palmanova
Nonostante tutte le precauzioni prese e la costante igienizzazione, c’è la prima vittima positiva al Covid-19 tra gli ospiti della residenza polifunzionale Ianus di Palmanova. Maria Candussi, 87 anni, originaria di Claut e residente a Ronchi dei Legionari, è morta mercoledì sera all’ospedale di Palmanova dove era stata portata al mattino per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. L’anziana, che già soffriva di patologie pregresse, era risultata negativa al tampone di routine effettuato la settimana prima nella casa di riposo a ospiti e dipendenti, mentre il test fatto nella struttura ospedaliera il giorno del ricovero ha dato invece esito positivo.
Carlino
Il mondo dell’artigianato friulano dice addio a Giuseppe “Beppino” Scozzin, mancato mercoledì sera all’ospedale di Udine, dove si trovava ricoverato da una quindicina di giorni a causa delle difficili condizioni di salute in cui versava. Anche lui era risultato positivo al test del Covid-19. Scozzin, che aveva 75 anni e abitava a Carlino, lascia la moglie Angela e i figli Diego e Alessandro (un altro figlio era deceduto anni fa a seguito di un incidente stradale).
L’anziano, che soffriva di diverse patologie, aveva accusato i sintomi del Covid-19 una ventina di giorni fa, sintomi per i quali era stato sottoposto al tampone, che aveva dato esito positivo.
Altri sei decessi in Provincia di Pordenone
Sono cinque i decessi registrati ieri in provincia di Pordenone a causa dell’epidemia, mentre una donna originaria di Claut è morta a Palmanova. Alla casa di riposo di Cordenons, dove era ospite, è venuta a mancare Livia Mucignat, di 92 anni. All’ospedale di Pordenone è deceduto Gaetano Giuriato, 89 anni, ospite della casa di riposo di Morsano al Tagliamento. Era l’unico caso di positività nella struttura e il 31 ottobre era stato ricoverato al santa Maria degli Angeli. Era originario del Portogruarese.
La terza vittima è Guido Chivilò, 80 anni, di Spilimbergo. Era stato ricoverato all’ospedale di Pordenone dove sembrava essersi ripreso, ma le sue condizioni sono poi peggiorate.Era titolare di un’impresa di pitture edili. Lascia la moglie Maria e i figli Lorenzo, ex calciatore e oggi allenatore, Marco, già cestista e poi allenatore di basket, e Damiano, pure lui con un passato di giocatore di basket. Lascia anche il fratello Giuliano, a lungo impegnato in ambito sportivo. I funerali saranno celebrati domani alle 15 nel duomo di Spilimbergo.
Era di San Vito al Tagliamento Carla Pellarin, 71 anni, morta all’ospedale di Pordenone. La quinta vittima è una donna di 64 anni di Clauzetto, Annarosa Simonutti Fabrici. Era affetta da altre patologie. Lascia il marito e i fratelli. I funerali saranno celebrati domani alle 15 nella chiesa di Pradis di Sotto.
Maria Candussi, 87 anni, originaria di Claut, ospite da 5 anni di una residenza polifunzionale a Palmanova, è morta l’altra sera all’ospedale della stessa località, dove era stata portata al mattino per l’aggravarsi delle condizioni di salute. L’anziana era risultata negativa al tampone di routine effettuato la settimana prima nella casa di riposo a ospiti e dipendenti, mentre il test fatto nella struttura ospedaliera il giorno del ricovero ha dato esito positivo. Ieri il numero dei contagiati dall’inizio dell’epidemia ha superato quota 4 mila. Secondo i dati forniti ieri dalla Regione all’Azienda sanitaria sono stati trovati positivi sei infermieri, un terapista, un logopedista, un autista, quattro operatori socio-sanitari e tre medici.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto