Negozi aperti il 25 aprile: nuova sfida alla Regione

L’Outlet di Palmanova presenta un altro ricorso contro la legge
Aiello 11 Maggio 2008. Traffico e clienti all' Outlet Village. Telefoto Copyright /Foto Agency Anteprima Udine.
Aiello 11 Maggio 2008. Traffico e clienti all' Outlet Village. Telefoto Copyright /Foto Agency Anteprima Udine.

UDINE. La sfida continua. La grande distribuzione organizzata terrà le serrande alzate anche il 25 aprile, in spregio alla legge regionale del Fvg sulle chiusure festive. È ormai la quinta volta che gli irriducibili del commercio forzano il sistema chiamando i lavoratori a raccolta nonostante la festività.

Nuovo ricorso

In barba alle multe, anche domani molti supermercati e centri commerciali resteranno aperti. Dopo gli appelli alle chiusure lanciati dagli stessi imprenditori e arrivati alla vigilia di Pasqua, ora qualcosa è cambiato. E l’Outlet di Palmanova ha fatto un passo avanti ricorrendo al giudice ordinario per chiedere l’ennesimo stop alla legge sulla base della possibilità offerta dall’articolo 700 del codice di procedura civile. Pertanto deciderà soltanto oggi se aprire il giorno della Liberazione. Intanto resta grande l’attesa per la sentenza della Corte Costituzionale. Di sicuro si sa che il supermercato interno al Città Fiera, l’Iper resterà aperto. Così i Bennet di Sacile e Ronchi (manca la comunicazione ufficiale, ma questa dovrebbe essere la scelta anche del centro commerciale di Pradamano). Il Carrefour di Tavagnacco e il Panorama di viale Palmanova sono pronti ad accogliere i clienti. Titubanti i dipendenti della Pam (sia di viale Michelangelo, sia di Corso Garibaldi a Pordenone), dove manca ancora un indirizzo chiaro da parte dei vertici. Despar fa sapere che prenderà una decisione soltanto oggi, ma con tutta probabilità si va verso l’apertura, con l’ormai consueta differenziazione dei punti vendita per dribblare le multe, come la catena di supermercati ormai ci ha abituati.

I precedenti

Dopo l’appello dei centri commerciali arrivato un paio di giorni di distanza da Pasqua, che invitava a tenere le serrande abbassate per evitare le multe, nessuno pare più farsi intimorire dalla legge 4 del 2016. In quell’occasione erano stati il Centro commerciale Città Fiera e l’Outlet di Palmanova, a chiedere la serrata. Se alle porte della città stellata il business si è fermato, altrettanto non si può dire di Torreano di Martignacco dove il supermercato ha fatto affari d’oro. E proprio qui sta il punto: è il mercato – alias i consumatori – a chiedere negozi aperti anche nelle festività.

L’attesa per la Consulta

I giudici della Corte Costituzionale si sono riuniti martedì 11 aprile. E da quella data la trepidazione è molta, sia nel mondo del commercio sia in quello politico. Ma la sentenza tarda a essere depositata. Intanto, sebbene ci sia una legge regionale in vigore, molti si muovono sulla base della legge nazionale (risalente al Governo Monti) che ha sancito la deregulation.

Sanzioni

La legge del Fvg (apripista nel suo genere a livello nazionale) prevede una serie di sanzioni per chi decide di sfidarla. Per i negozi fino a mille e 500 metri quadrati le sanzioni variano da un minimo di 6 mila a un massimo di 15 mila euro. Se l’esercizio commerciale, invece, è compreso tra i mille e 500 e i 5 mila metri quadrati, la somma passa da 10 mila a 24 mila euro, mentre per tutti quelli di dimensioni maggiori la possibile sanzione può arrivare sino a 35 mila euro e comunque non può essere inferiore ai 15 mila. Cifre che vengono aumentate di un terzo – con possibile sospensione dell’attività da 7 a 30 giorni – in caso di recidiva, ma che non riescono a scoraggiare i punti vendita di dimensioni maggiori. Decine le multe già staccate dai libretti delle forze dell’ordine, ma le attività commerciali si riservano di pagare nell’ultimo momento utile (90 giorni dopo il verbale) in attesa della sentenza della Consulta.

La Regione

Dopo un apparente tentennamento, durante il quale sembrava che la giunta fosse incline a una deroga alle chiusure, il vicepresidente Sergio Bolzonello ha deciso di tenere la barra dritta. D’altro canto la battaglia sulle chiusure festive che si sta combattendo in Fvg è apripista per l’intero Paese e potrebbe diventare un precedente scomodo per la grande distribuzione.

Federdistribuzione

«Occorre lasciare all’imprenditore la libertà di aprire o chiudere i negozi in base al servizio che ritiene di voler offrire ai clienti – sostiene l’associazione in una nota –. Questa libertà è sancita da una legge nazionale – il Salva Italia – che non può essere superata da norme regionali o comunali. Gli orari dei negozi sono fattore di concorrenza e la tutela e promozione della concorrenza è materia di esclusiva competenza statale, come più volte ribadito dalla Consulta. Ciò non significa volere aperture indiscriminate: le scelte delle imprese distributive sono orientate da buon senso, come testimonia il fatto che nella giornata di Pasqua solo il 15% dei negozi delle aziende associate a Federdistribuzione è rimasto aperto, e circa un terzo con orario ridotto, principalmente nelle città d’arte e turistiche». Per il presidente Giovanni Cobolli Gigli, la legge del Fvg è un «provvedimento in aperta contraddizione a una norma nazionale, che crea danni a consumatori e imprese, e che è stato approvato nella piena consapevolezza di questo contrasto. Ma confidiamo nella Consulta, che con la sua sentenza possa confermare una giurisprudenza consolidata e recentemente ancora ribadita nella sentenza emanata nei confronti della legge del commercio nella regione Puglia».

I sindacati

Dopo che il giudice del lavoro del tribunale di Pordenone ha dato ragione a un dipendente che si era rifiutato di lavorare nei giorni festivi nonostante la clausola ad hoc prevista dal suo contratto, Cgil, Cisl e Uil si appellano proprio ai lavoratori affinché «neghino espressamente la disponibilità a lavorare nei festivi. Siamo consapevoli della debolezza che si vive quotidianamente nei punti vendita, ma è giunto il momento di spezzare questo cortocircuito perché è il contratto nazionale a prevedere tale deroga».

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