Nei campi di mais compare di notte un arcobaleno-labirinto: "È un simbolo di speranza"

Il granoturco ora è alto oltre due metri e chi s’inoltra nel labirinto ha sopra di sé il cielo e davanti solo i sentieri tagliati tra le piante, con le loro biforcazioni e i loro intrecci. La settima edizione è dedicata al post Covid e all’ambiente

BAGNARIA ARSA. Il lavoro comincia a tavolino, prima che il granoturco si faccia alto. È fatto d’idee, suggestioni, disegni. Poi il lavoro si sposta sui 4,5 ettari di campo coltivato con i pali dell’illuminazione come punto di riferimento, la cordella metrica, lo spago e i picchetti. Nasce così, a Bagnaria Arsa, il labirinto nel mais, realizzato anche quest’anno (questa è la settima edizione) alla Fattoria didattica La Selce dell’azienda agricola di Claudio Tosoratti e Pia Candussio. Ogni anno un tema diverso per rendere omaggio a ricorrenze, attualità, territorio. E così nel tempo si sono susseguiti labirinti dedicati al Friuli, a Palmanova, ad Aquileia, agli animali della zona e agli amici della fattoria. Il 2020 è stato un anno difficile per tutti, anche per l’azienda, che ha dovuto anch’essa fare i conti con le disposizioni anti Covid. E così ai figli dei titolari, Marta e Fabio, con la moglie Chiara Bisceglia, al momento della progettazione, è venuto subito in mente il simbolo più diffuso per dare una speranza durante l’emergenza sanitaria: l’arcobaleno.

«Abbiamo voluto sì parlare del Covid, ma in chiave positiva», racconta Marta Tosoratti. «In questi mesi abbiamo visto l’ambiente risvegliarsi, la natura riconquistare spazi. Abbiamo quindi pensato di dedicare il labirinto 2020 proprio all’ambiente, ai fenomeni atmosferici e alle energie rinnovabili». Sì, perché i 3,5 chilometri del labirinto, oltre a essere un percorso in cui perdersi e ritrovarsi, è anche un itinerario didattico, con domande, risposte e tante curiosità.

Il granoturco ora è alto oltre due metri e chi s’inoltra nel labirinto ha sopra di sé il cielo e davanti solo i sentieri tagliati tra le piante, con le loro biforcazioni e i loro intrecci. Non ci sono altri punti di riferimento. E l’esperienza si fa ancora più straniante di notte. Il labirinto è infatti percorribile anche in notturna, armati di pila. Si può accedervi (dal mercoledì alla domenica) dalle 9 alle 11 e, poi, dalle 17.30 alle 22. Ingresso su prenotazione al 333.1180020.

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