Nei campi scoppia la “guerra dell’acqua” - FOTO

Sedegliano, canale d’irrigazione sabotato, allagate strade e una casa. Gravi i danni. Sul posto vigili del fuoco e carabinieri
Sedegliano 18 luglio 2013 irrigazioni varie Copyright Petrussi Foto Press/Turco
Sedegliano 18 luglio 2013 irrigazioni varie Copyright Petrussi Foto Press/Turco

SEDEGLIANO. In campagna scoppia la “guerra dell’acqua”. Ignoti hanno attuato un autentico sabotaggio manomettendo una paratoia, uno di quei portelloni che trattengono l’acqua nei canali d’irrigazione agevolando così la fuoriuscita copiosa dell’acqua per ore, allagando strade agricole e invadendo lo scantinato di una abitazione. Ingenti i danni.

Tale manomissione, come spiga l’ingegnere Massimo Canali, direttore del Consorzio di bonifica Ledra Tagliamento, potrebbe configurare «il reato di procurato allagamento; tra i consorziati c’è qualche “incomprensione” sull’uso dell’acqua in eccedenza per l’irrigazione dei terreni coltivati, che spesso sfocia in atti di vandalismo di questo genere».

Il fatto è accaduto nella notte tra domenica e lunedì in via Dei Trebbiatori, nell’ultima casa verso Rivis; ad accorgersi i proprietari, una coppia sposata da poco, che alle 23 di domenica è rientrata nella propria casa. Alle 3.30 del mattino, come racconta il padre della donna, i giovani sono stati svegliati dal servizio di sicurezza a cui sono collegati, che telefonicamente avvertiva che nella casa è mancata la luce. La coppia scopre così che la cantina è allagata e l’acqua continua a defluire sommergendo ogni cosa, il terreno circostante e fuoriesce anche dai tombini. Subito viene dato l’allarme. Sul posto i vigili del fuoco di Udine e i carabinieri di Codroipo.

«Il metodo di irrigazione a scorrimento corre nelle canalette e in base a un regolamento – spiega Canali – il consorziato proprietario deve fare manovre su paratoie, più comunemente “portellons”, che sono in ferro per fermare e bloccare l’acqua che affluisce nei campi. Qualcuno ha fatto un sabotaggio, una manovra delle paratoie che non poteva fare. Nonostante queste siano sigillate, sono riusciti a scardinarle».

«Da sempre il Consorzio – aggiunge il direttore – sollecita Stato e Regione a investire in nuovi impianti sostitutivi da scorrimento a pioggia. Questi fatti succedono dappertutto nel quadrilatero da Gemona a Codroipo a Palmanova e Cividale; cioè in un terzo di superficie irrigata i sistemi sono vecchi e obsoleti. Invito i consorziati a segnalare tempestivamente qualsiasi anomalia al fine di evitare queste spiacevoli situazioni».

«Una maggiore disciplina sarebbe auspicabile e in questo senso gli enti dovrebbero applicare i regolamenti – commenta il consigliere comunale Maurizio Rinaldi –, in quanto anche per l’irrigazione a pioggia c’è poco rispetto; in alcuni casi quando questa invade la sede stradale la viabilità risulta pericolosa».

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