Nel fossato con la moto Muoiono a 24 e 32 anni

Tragedia nella notte a Fontanelle, in località Vallonto, dove due ragazzi hanno perso la vita per le conseguenze di un incidente stradale. Farid Santarossa, 24 anni, e Alessandro Vidotto, 32, entrambi nati a Sacile e residenti a Gaiarine, sono morti in seguito all’improvvisa fuoriuscita della Ducati Monster guidata da Santarossa. È stato un ciclista ad accorgersi di quanto era accaduto ieri mattina poco prima delle 8. Immediata la telefonata ai soccorritori, ma per i due non c’era più niente da fare.
La comunità di Gaiarine si è svegliata sotto choc ieri mattina. La notizia della morte di Vidotto, che lavorava assieme ai genitori nella piccola azienda di famiglia, e Santarossa, di professione operaio e appassionato di moto, si è diffusa immediatamente tra i parenti e gli amici che sono accorsi sul luogo della tragedia in via Vallonto. Gli agenti della Polstrada stanno cercando di fare chiarezza sulla dinamica dell’uscita di strada. I due stavano probabilmente rientrando a casa dopo una serata trascorsa insieme.
Sembrano invece non esserci dubbi sul fatto che non siano stati coinvolti altri mezzi. La moto guidata da Santarossa è uscita di strada all’uscita di una curva in via Vallonto. Al momento le ipotesi degli investigatori propendono o per un improvviso colpo di sonno oppure per la velocità sostenuta della moto.
Ci sono comunque ancora diversi lati oscuri sull’incidente. Al momento l’unica certezza è che, poco prima delle 8, un ciclista, percorrendo proprio via Vallonto, ha notato una moto nel fossato a bordo strada e un corpo. È però stato necessario l’intervento anche dei vigili del fuoco per recuperare il secondo cadavere che, dopo essere stato sbalzato dalla moto, è caduto a diversi metri di distanza. Santarossa e Vidotto erano ormai senza vita. Con ogni probabilità verrà eseguita anche l’autopsia sul corpo del conducente, Santarossa, per stabilire se sia stato colpito da un improvviso malore.
La notizia della morte di Farid e Alessandro si è diffusa anche sui social network, in particolare Facebook, dove sono intervenuti molti amici e conoscenti. Alcuni hanno anche sottolieneato come nella comunità Santarossa fosse conosciuto come un ragazzo particolarmente spericolato alla guida della sua moto. «Meno di un mese fa lo avevo avvisato... Guarda che prima o poi ti ammazzi, guarda che ti fai male», scrive Pierluigi. «Tutti in paese, io compreso, aspettavamo solo il momento», aggiunge Simone, «si sapeva che prima o poi sarebbe caduto, nessuno glielo ha augurato ma purtroppo è accaduto e il risultato sono due morti e due famiglie rovinate».
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