Nel Pordenonese prendono piede i cibi salutisti portati a domicilio
Chiamiamola moda, chiamiamola attenzione al cibo che viene mangiato, ma quel che è certo è che anche a Pordenone l’attenzione per la cucina salutista sta prendendo piede. La voglia di cucina sana, di un’alimentazione corretta e di una dieta personalizzata, unita al poco tempo a disposizione per mettersi ai fornelli e cucinare piatti particolari e con ingredienti sfiziosi ha infatti trovato casa anche a Pordenone. Lo certificano i circa cento clienti che hanno deciso di accedere ai servizi offerti da Nutribees, società che propone non soltanto piatti pronti a domicilio ma predispone un vero e proprio identikit nutrizionale calato e personalizzato per ciascun utente. I dati del territorio pordenonese parlano di un centinaio di clienti, provenienti per il 50 per cento dal capoluogo e per l’altra metà dalla provincia, in particolare San Quirino, Maniago, Cordenons, Pasiano, San Martino, Fontanafredda e Prata. Di questi, un solo cliente è una spa mentre i restanti sono privati. I dati vengono forniti da uno dei due fondatori di Nutribees, Mario Villani, 30 anni. «Nutribees è in continuo aumento – spiega – e ogni anno cresciamo di 3-4 volte. Da quando siamo partiti nel 2017 sono più di cinquemila i clienti in tutt’Italia che hanno provato i nostri prodotti».
L’idea della nascita di questa startup è di due ragazzi milanesi, entrambi trentenni, Mario Villani e Giovanni Menozzi. Compagni universitari alla Bocconi di Milano, si sono laureati in economia e management. Dopo l’università le loro strade si sono leggermente separate, il primo ha cominciato a lavorare per Rocket Internet, uno dei più grossi incubatori di start up, in Indonesia e Singapore, introducendo Zalando in Asia, il secondo ha cominciato l’attività lavorativa per una società di consulenza a Milano per poi entrare anche lui in Rocket internet e, di fatto, ritrovando il suo compagno di studi.
Assieme hanno deciso di creare qualcosa di loro, nel loro Paese. «A differenza di quanto già accade negli Stati Uniti – spiega Mario – in Italia mancava un sistema che aggregasse la catena nutrizionale con l’alimentazione, partendo dallo studio passando poi alla ricettazione, la preparazione e la consegna dei piatti pronti. Nessuno diceva al cliente, dunque, cosa è opportuno mangiare, cucinandolo e portandolo direttamente a casa sua. Così abbiamo creato Nutribeees».
Per accedere a questo servizio è sufficiente collegarsi al sito www.nutribees.com dove viene chiesta la compilazione di un test nutrizionale nel quale si approfondisce qual è la dieta del cliente e cosa, invece, dovrebbe introdurre. Dopo il feedback sull’alimentazione, il sistema consiglia in tempo reale quali siano i piatti più adatti, acquistabili direttamente nel sito attraverso un pacchetto di pasti a domicilio. «Noi non confezioniamo una sola cena o un solo pranzo, ma un pacchetto intero – sottolinea Mario Villani – in modo che il cliente introduca la dieta personalizzata per un certo periodo, da una settimana o anche di più». Per chi non fosse convinto del risultato del test online, si può consultare un nutrizionista affiliato a Nutribees per un approfondimento.
Il pacchetto viene composto dal cliente, scelto decidendo quali piatti coincidono maggiormente con i suoi gusti e la dieta e ordina. Quello che viene consegnato a casa non è un singolo pasto ma un pacchetto per una settimana o più. Sono sempre disponibili piatti pronti vegetariani, vegani e senza glutine.
Nutribees ha due cucine dove vengono composti e preparati i piatti, una a San Donà di Piave e un’altra nel Marchigiano: i piatti pronti si conservano in frigorifero. «Utilizziamo un innovativo processo che, tramite abbattimento della temperatura e confezionamento in atmosfera protettiva, permette ai nostri piatti pronti di conservarsi per più di 20 giorni come appena cucinati senza l’utilizzo di conservanti e additivi – si legge nel sito internet della società –. Al momento di mangiarli saranno necessari solamente tre minuti in microonde, forno o padella antiaderente».
La consegna a domicilio avviene una volta a settimana: si utilizza ghiaccio e polistirolo per conservare i piatti freschi durante la spedizione, che devono essere riposti subito in frigorifero.
«I numeri riscontrati nella provincia di Pordenone sono piccolini rispetto ad altre zone d’Italia – afferma Mario Villani – ma comunque la presenza di un centinaio di clienti, distribuiti anche in diverse zone del territorio, denota l’interesse e l’attenzione anche in quest’area del mangiare correttamente attraverso una tabella nutrizionale personalizzata. Inoltre, il servizio è stato pensato per andare incontro anche a chi ha poco tempo per mettersi ai fornelli e cucinare piatti anche elaborati, con il rischio di non ottenere il risultato desiderato». —
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