Nessun candidato per la gestione: il Pilutti’s è costretto a vendere il truck

Il servizio itinerante proposto dal pub udinese è stato cancellato. Il titolare: poche persone sono disposte a lavorare la sera e nei week-end

Cristian Rigo

Alla fine anche Enrico Gelodi si è dovuto arrendere e, dopo due estati passate in giro per il Friuli, il Pilutti’s on the road ha dovuto alzare bandiera bianca. Niente più truck e niente più panini e birre serviti direttamente alla fine di una maratona o di un evento.

L’idea di portare le specialità di una delle birrerie più longeve e caratteristiche di Udine (quest’anno la steak house compie vent’anni da quando si è trasferita in via Stiria ai quali vanno aggiunti i 12 precedenti trascorsi in Chiavris dove è nato locale nell’ormai lontano 1993) al seguito di festival e manifestazioni è nata nel periodo immediatamente successivo al Covid ed è stata subito un successo.

«Nonostante i costi del carburante in quel periodo fossero alle stelle abbiamo avuto un ottimo riscontro e contavamo di proseguire con l’iniziativa, ma purtroppo già la scorsa estate abbiamo fatto pochissime uscite non perché non ci fossero richieste o eventi a cui partecipare, ma perché non siamo riusciti a trovare personale», spiega Enrico, per tutti Chicco. Che nel suo annuncio non richiedeva competenze particolari.

«Cercavamo persone con voglia di fare, tutto qua, ma non c’è stato niente da fare».

E così addio truck. «A malincuore ho dovuto venderlo, me l’hanno comprato subito in Svizzera». Ma i problemi con il personale non riguardano solo il servizio itinerante.

«Una delle ragazze che lavorano con noi ha deciso di cambiare lavoro e così, da un paio di settimane - spiega -, stiamo cercando una figura professionale anche per il locale, ma per adesso ho ricevuto pochissimi curriculum e quando spiego ai candidati i nostri orari in tanti si tirano indietro.

La mia impressione è che siamo sempre meno le persone disposte a lavorare le sere e nei weekend, è quello il vero problema.

Personalmente non chiedo necessariamente esperienza specifica nel settore, le uniche cose sono la padronanza della lingua italiana, facilità a lavorare in squadra e in mezzo alla gente e voglia di fare».

Qualità che evidentemente sono diventate rare, soprattutto le sere e nei weekend.

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