Nessun contagio per lo studente del Sello, il suo messaggio ai genitori: «Sto bene, non preoccupatevi»

Il ragazzo di Grado attende in hotel l’ok a lasciare il Paese. È seguito da due italiani. All’aeroporto il personale della Cri misura la febbre ai viaggiatori internazionali

A Grado la notizia tanto attesa è arrivata: Nicolò, lo studente del liceo artistico Sello di Udine, non è stato contagiato dal coronavirus. La febbre che ha impedito al diciassettenne di rientrare in Italia con il volo della Farnesina, è stata determinata da un virus influenzale. «Non preoccupatevi, sono seguito molto bene, si vede che dovevo fermarmi ancora un po’ in Cina» ha detto Nicolò ai genitori auspicando di poter ottenere presto il permesso a lasciare il Paese. E mentre il Friuli attende il suo ritorno, l’aeroporto di Ronchi dei Legionari si sta attrezzando per misurare la temperatura ai viaggiatori in arrivo con voli internazionali. I controlli scattano oggi.

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Al Sello. Al liceo artistico Sello la preoccupazione per lo stato di salute dello studente febbricitante, costretto a rimanere a Wuhan, è scesa quando è arrivata la notizia che il test a cui era stato sottoposto non rivelava il coronavirus. La prima a tirare un sospiro di sollievo è stata la dirigente scolastica, Rossella Rizzatto, che non ha mancato di dettagliare il percorso formativo scelto da Nicolò per andare a studiare in Cina. «È stato attivato un contratto formativo con la famiglia e l’associazione Intercultura e nominato un tutor scolastico che ha continua a mantenere i contatti con il ragazzo impegnato nel curriculum Architettura» ha spiegato ricordando che gli insegnanti continuano a inviare le lezioni al diciassettenne per evitargli di perdere l’anno. Nicolò è l’unico studente del Sello in Cina.

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Altri cinque, con programmi analoghi, sono negli Usa e in Europa. E nel ribadire che, in questi ultimi giorni, soprattutto la docente di riferimento di Intercultura ha parlato con la famiglia dello studente, Rizzatto ha assicurato che, nei giorni scorsi, la scuola stava già pensando a un piano di rientro dell’allievo dalla Cina. «Ora verrà predisposto un piano di rientro sereno, che tuteli innanzitutto la salute del ragazzo» ribadisce la dirigente anche se, come conferma l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, il giovane sta attendendo il permesso a lasciare la Cina.

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«La Farnesina mi ha assicurato che sta bene e che non ha il coronavirus. È seguito da due italiani in un albergo dove la Farnesina riesce a contattarlo per poi tranquillizzare la famiglia. «Bisognerà capire – continua l’assessore – quando si potrà organizzare il volo di rientro, anche se è ancora presto per capire quali siano i piani. Io mi sono raccomandato di fare il prima possibile». Come tutti gli altri italiani già rientrati tra cui l’universitario di Cormons, Nicolò dovrà restare in quarantena a Roma prima di tornare nella sua casa di Grado e tra i banchi del liceo Sello, a Udine. Nell’Isola d’ora non si parla d’altro: tutti si sono tranquillizzati quando hanno appreso che Nicolò non ha contratto il coronavirus.


Nelle altre scuole. Al Sello come in molte altre scuole, frequentano i corsi anche studenti cinesi. Ragazzi nati o residenti in Fvg. Nei loro confronti non è stata assunta alcuna precauzione: «Stiamo leggendo le circolari ministeriali, gli insegnanti di Scienze gli ripetono “lavatevi le mani”, non possiamo fare personalismi» conclude Rizzatto ricordando che, nel caso di sintomi simili a quelli provocati dal coronavirus, «possiamo solo parlare con le famiglie e invitarla a far fare ai figli tutte le analisi del caso. Dobbiamo creare una situazione di protezione, non possiamo fare terrorismo». Anche la presidente regionale dell’Associazione nazionale presidi (Anp), Teresa Tassan Viol, ritiene «importante che la scuola non obblighi a prassi che al momento non sono previste».

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Nuovi controlli. Tutto questo mentre dalla sala della Protezione civile regionale, l’assessore alla Sanità torna a dire che forse già oggi i passeggeri che arriveranno con voli internazionali all’aeroporto di Ronchi saranno sottoposti al controllo della temperatura. Ieri la task-force ha organizzato la distribuzione dei termometri al personale del Croce rossa che sarà utilizzato per assicurare i controlli. «La circolare firmata da Borrelli – spiega Riccardi dopo aver partecipato al Comitato di emergenza nazionale con il ministro della Salute Roberto Speranza – riguarda tutti i voli internazionali in arrivo negli aeroporti italiani». L’assessore passa da una riunione all’altra sapendo che, trattandosi della prima volta che si attuano controlli di questo tipo, il sistema va rodato e perfezionato.

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