Nessuna vittima, curva del contagi sempre più bassa. Il ministero: Fvg regione a basso rischio. Brusaferro (Iss): l'indice di contagiosità R0 è tra 0,5 e 0,7

CORONAVIRUS, I DATI
Aggiornamento delle 18.15. Nessuna vittima, curva del contagi sempre più bassa. I casi accertati positivi al Coronavirus in Friuli Venezia Giulia sono 3.116, con un incremento di 9 unità rispetto a giovedì 7 maggio. I totalmente guariti sono 1.784, mentre i clinicamente guariti (persone senza più sintomi ma non ancora negative al tampone) sono 113.
Non si registrano decessi, quindi il numero complessivo di morti da Covid-19 resta 308. Per quanto riguarda i pazienti affetti da Coronavirus deceduti, i dati su base territoriale rimangono inalterati: Trieste 166 casi; seguono Udine 73, Pordenone 65 e Gorizia 4. Relativamente alle persone risultate positive al virus, l'Area Triestina registra 1.306 infettati; seguono Udine con 967, Pordenone con 649 e Gorizia con 194.
Sono 2 i pazienti che attualmente si trovano in terapia intensiva, mentre i ricoverati in altri reparti risultano essere105 e le persone in isolamento domiciliare sono 804.
Aggiornamento delle 17.30. Il ministero: Fvg regione a basso rischio. "L'odierna valutazione del ministero della Salute che colloca il Friuli Venezia Giulia nel blocco delle regioni a basso rischio, per quel che riguarda il contagio da coronavirus, è un risultato a cui anche le istituzioni del Pordenonese, assieme all'Azienda sanitaria del territorio, hanno contribuito a conseguire".
Lo ha detto a Pordenone il vicegovernatore con delega alla Salute e alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, nel corso dell'incontro con il sindaco Alessandro Ciriani e il prefetto Maria Rosaria Maiorino, a cui hanno partecipato anche i vertici delle direzioni regionali della Protezione civile, della Salute e dell'Azienda sanitaria Friuli occidentale (Asfc). Illustrando i dati relativi all'area Pordenonese,
Riccardi ha ricordato, tra gli altri, gli oltre gli 11.500 tamponi processati, di cui 750 nelle residenze per anziani. Inoltre il vicegovernatore ha rimarcato l'efficacia di alcune scelte, come ad esempio quella che ha riguardato l'hospice di San Vito al Tagliamento, il quale ha ospitato alcuni pazienti Covid. "Struttura - ha aggiunto - che, alla fine dell'emergenza, tornerà completamente alla sua destinazione naturale".
A testimonianza dell'attenzione per il territorio di Pordenone, il vicegovernatore ha comunicato che il magazzino dell'Azienda regionale di coordinamento per la salute nella città del Noncello diventerà l'hub regionale per le circa 500mila mascherine al giorno che il commissario Arcuri ha in programma di fornire per il Friuli Venezia Giulia a partire dai prossimi giorni.
Aggiornamento delle 17.15. Cciaa Pn-Ud: saldo negativo in aprile per la prima volta. Nell'aprile 2020 in Friuli Venezia Giulia sono cessate 204 imprese a fronte di 123 nuove iscritte con un saldo negativo pari a 81. Un dato che, per questo mese, non si era mai visto nei Registri imprese delle Camere di Commercio, nemmeno andando a ritroso fino al 2009.
Considerando il primo quadrimestre 2020, invece, il saldo è negativo con una differenza tra nuove imprese e imprese cancellate pari a -917. È quanto hanno evidenziato le più recenti rilevazioni del Centro studi della Cciaa di Pordenone-Udine, rese note oggi. Nei primi quattro mesi del 2019 il saldo si attestava a -684, ma entrambi i mesi di marzo e aprile erano in positivo.
«Va precisato - ha spiegato il presidente dell'ente camerale Giovanni Da Pozzo - che il primo trimestre di ciascun anno è quello in cui vengono fisiologicamente registrati i saldi più negativi di imprese, soprattutto per motivi di contabilità, e questo - ha continuato - certamente incide sul risultato complessivo.
Nei mesi successivi, però, di solito si comincia a risalire la china». Invece, in questo 2020, ha aggiunto Da Pozzo «possiamo quantificare un dato di cui avevamo già avuto le prime avvisaglie a marzo, con -25% di nuove imprese iscritte rispetto al marzo 2019».
Secondo il presidente dell'Ente camerale, «è indubbio che si tratti di una ulteriore conferma del momento di forte difficoltà che sta vivendo il nostro sistema produttivo in seguito all'emergenza sanitaria e al blocco totale e prolungato di una parte importantissima della nostra economia, e a un futuro che tuttora si manifesta quanto mai incerto, ma anche privo di strategie convincenti per la ripartenza»
Aggiornamento ore 15.40. La curva decresce, l'indice R0 è tra 0,5 e 0,7. Bisognerà aspettare la prossima settimana per valutare l’impatto della Fase 2 sui contagi. Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, oggi ha fatto il punto sulla situazione in Italia. Per adesso gli algoritmi lavorano, ma a quattro giorni dalla riapertura è ancora presto per fare qualunque valutazione. Anche se – come ha annunciato Brusaferro – stiamo andando verso un numero basso di contagi in tutte le regioni, Lombardia compresa. «La curva epidemica del coronavirus continua a decrescere – ha dichiarato il presidente – è un segnale che prosegue».
Il tasso di contagiosità indicato con R0 è attualmente sotto il valore 1 ed è compreso fra 0,5 e 0,7 e questo fa ben sperare, anche se non bisogna abbassare la guardia. Qui i dati.
Aggiornamento ore 14.30. Da Generali 1.000 tablet per la didattica a distanza. Generali con «Ora di Futuro» al fianco delle scuole e delle famiglie nell'ambito dell'emergenza dovuta al Coronavirus. Con gli insegnanti e le Onlus del progetto «Ora di futuro», sono stati donati 1.000 tablet per garantire ai bambini delle famiglie più in difficoltà lo svolgimento delle lezioni a distanza. L'iniziativa rientra nel Fondo Straordinario Internazionale di Generali: fino a 100 milioni di euro per fare fronte all'emergenza Covid-19.
Inoltre Generali Italia metterà gratuitamente a disposizione, insieme a WeSchool, supporto alla formazione digitale per 20.000 insegnanti e accesso ai percorsi didattici innovativi per i bambini della terza, quarta, quinta elementare. «Diamo un contributo concreto per garantire la didattica a distanza, aiutando le famiglie più fragili perché l'accesso all'educazione non accentui la disparità sociale», sottolinea Marco Sesana, Country Manager & Ceo Generali Italia and Global Business Lines
Aggiornamento ore 14. Fase 2, Confindustria: ripartite le imprese del comporto dei materiali per le costruzioni. «Le imprese friulane del comparto dei materiali da costruzione stanno ripartendo con grande entusiasmo e hanno adottato tutti i protocolli necessari anti Covid per garantire la sicurezza di lavoratori, collaboratori, fornitori e clienti». Lo ha sottolineato oggi Alexandro Luci, capogruppo del Gruppo Materiali da costruzione di Confindustria Udine, attraverso una nota. «Nel corso di questo mese - ha aggiunto - avremo sicuramente un'indicazione più precisa di come sta reagendo e di come reagirà il mercato. L'augurio è che il contraccolpo economico sia il meno impattante possibile». Unire le forze è la parola d'ordine che utilizza il capogruppo.
«Oggi più che mai - spiega - dobbiamo supportarci a vicenda, cercando di rimettere in moto una filiera composta da tutte quelle medio-grandi imprese, piccoli artigiani e micro-imprese che oggi caratterizzano il tessuto territoriale e sociale regionale. Per questo - ha precisato - invito tutte le aziende made in Friuli del mio comparto a mettere in rete i propri prodotti e servizi, nell'auspicio che le altre imprese operanti sul territorio si rivolgano a noi in via preferenziale. Se uniremo le forze ha concluso - ripartiremo molto più velocemente».
Aggiornamento ore 13.00. Tremila persone controllate in Fvg, 63 denunce. Sono 3.111 le persone controllate ieri dalle forze dell'ordine in Friuli Venezia Giulia nell'ambito degli accertamenti per il rispetto delle misure di contenimento del coronavirus. Di queste, 63 sono state sanzionate. È quanto emerge dai dati diffusi dalla Prefettura di Trieste. Durante le verifiche, 46 persone denunciate per altri reati. Sempre ieri, le forze dell'ordine hanno controllato 1.522 esercizi commerciali e denunciato un 1 titolare.
Aggiornamento ore 12.30. Il sindaco di Udine: solo un contagio, riapriamo. "Un solo positivo. E' proprio ora di riaprire negozi, bar e ristoranti in città". A scriverlo, sul proprio profilo Facebook, il sindaco di Udine Pietro Fontanini, commentando i dati sui contagi del coronavirus nel capoluogo friulano al 7 maggio. "Qualcuno potrebbe pensare che siamo particolarmente fortunati, io invece sono molto orgoglioso di questa città e degli udinesi". Qui la notizia.
Aggiornamento ore 10.40. Ministro Azzolina: tornare presto alla normalità a scuola. «Scenario epidemiologico permettendo», «abbiamo il dovere di pensare a tornare alla normalità nel più breve tempo possibile. Il primo step saranno gli esami di Stato dove porteremo i nostri studenti in classe, in condizioni di massima sicurezza, con protocolli firmati dal comitato tecnico scientifico, dalle forze sociali e dal ministero dell'Istruzione».
Lo ha ribadito il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso della diretta streaming di Parole_Ostili, evento dedicato al contrasto dell'odio in rete. «Sono certa che tra 20 anni i nostri studenti lo ricorderanno come un momento bello della loro vita - ha sottolineato -. Non saranno gli studenti della maturità 2020 che non è stata fatta. Saranno gli studenti »maturi«, che in una situazione complessa» come quella vissuta «negli ultimi mesi hanno dimostrato voglia di fare».
Aggiornamento ore 10. Fedriga: le Regioni possano decidere per i loro territori. «Il presidente Fontana ha firmato il documento sottoscritto la scorsa settimana da numerosi governatori e mandato al Governo sulla Fase 2, sulla capacità di fare scelte, restrittive o meno, non solo in base ai contagi, che è determinante, ma anche alle diverse necessità che hanno le stesse regioni al loro interno. Per mobilità e vita quotidiana, ad esempio, è diversa la situazione di Milano rispetto a quella delle valli bergamasche». Lo ha sottolineato il governatore della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, rispondendo a Radio 24 alla domanda se è vero che la Lombardia, favorevole a una riapertura uniforme in Italia, stia frenando il Governo, indirizzato invece a una differenziazione a seconda delle situazioni nelle singole regioni.
«Le regioni hanno un rapporto molto diretto con il territorio - ha proseguito Fedriga -dunque è giusto che venga data loro la possibilità, all'interno di un quadro deciso dal governo nazionale, che condividiamo perché siamo collaborativi, di muoversi con maggiore libertà». Ribadendo che la situazione del Fvg è paragonabile a quella di una regione del Sud in quanto alla pandemia, Fedriga ha ricordato che «anche il Piemonte ha firmato quel documento ed è in una situazione difficile. Occorre dare risposte mirate, uniformarsi rispetto alle esigenze di un territorio. Come potremmo spiegare ai cittadini che le misure da prendere in un territorio particolarmente colpito debbano essere applicate anche alla Calabria e al Molise, dove i contagi sono bassissimi?», ha concluso Fedriga.
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Aggiornamento ore 9.30. L'Alto Adige riapre i negozi e sfida il governo. L'Alto Adige fa da sé. Senza aspettare i tempi indicati dal ministro Francesco Boccia, decide di accelerare la “fase 2”. Negozi aperti già da oggi, come pure le attività artigianali. A prevederlo è una legge provinciale, approvata questa notte dal Consiglio con 28 voti favorevoli, quattro astensioni e un solo volo contrario. Il provvedimento prevede anche che a partire dal lunedì, 11 maggio, riapriranno le attività inerenti servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti, centri estetici), servizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), e musei, istituzioni culturali comprese biblioteche e centri giovanili. Qui tutti i dettagli.
Aggiornamento ore 9. Come si tornerà a scuola. Classi viruali, videolezioni online e compiti da inviare via mail. Dalle vacanze di Carnevale le scuole non sono più state riaperte: a causa del coronavirus studenti e docenti hanno dovuto rivoluzionare la loro quotidianità. L'obiettivo, però, è di tornare alla normalità - o il più vicino possibile - a settembre. Il Ministero dell'Istruzione giovedì 7 maggio ha presentato ai presidi e ai sindacati una prima bozza di protocollo sulla sicurezza per il rientro a scuola, testo che dovrà essere ora vagliato dalle parti sociali e poi inviato al Comitato tecnico scientifico e dovrà dare le sue valutazioni. Ecco le principali novità.
Aggiornamento ore 8. Assalto alle seconde case in Carnia: già puniti 93 furbetti, sanzioni ai vacanzieri. Obbedienti, ma non troppo. Dopo due mesi di lockdown durante i quali la polizia locale dell’Uti Carnia ha controllato 1.255 persone e 1.070 esercizi commerciali, elevando 93 sanzioni e due denunce, l’ordinanza numero 12 firmata dal governatore Fedriga ha dato il via libera ai lavori di manutenzione e riparazione delle seconde case e all’attività fisica fuori dal comune di residenza.
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La montagna friulana si ripopola, così, ma la nuova ordinanza non ha sdoganato la villeggiatura in una zona, quella della Carnia, che fatta eccezione per la casa di riposo di Paluzza ha attraversato l’emergenza sanitaria quasi indenne. Qui tutti i dati.
Aggiornamento ore 7. La Cri pronta per gli 8 mila test sierologici in Friuli. Si attende solo un decreto, che servirà a definire puntualmente i passaggi dell’indagine epidemiologica e limare gli ultimi dubbi legati alla gestione dei dati sensibili del campione rappresentativo individuato dall’Istat. Poi la Croce Rossa, anche in Friuli Venezia Giulia, inizierà a contattare gli 8 mila corregionali scelti dall’istituto di statistica per i test sierologici a campione: l’elaborazione dei dati raccolti servirà di fatto a mappare il Belpaese per capire il reale impatto che il Covid-19 ha avuto in questi mesi lungo lo Stivale, in particolare in termini di diffusione. Il test che sarà utilizzato per l’indagine epidemiologica sarà di tipo quantitativo: serve un prelievo di sangue, che viene analizzato in laboratorio; l’analisi individua le quantità di anticorpi prodotti. Qui il nostro approfondimento.
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