Niente cremagliera: sul colle del castello di Udine si salirà in ascensore dal bunker antiaereo

I lavori potrebbero partire entro l’anno e terminare nel ’22. L’ingresso sarà ricavato nel rifugio di Giardin Grande
Udine 17 Marzo 2015 rifugio Copyright Petrussi Foto Press - Turco Massimo
Udine 17 Marzo 2015 rifugio Copyright Petrussi Foto Press - Turco Massimo

UDINE. Il Comune ha scelto il progetto per salire sul colle del castello: nessuna cremagliera, si entrerà nel rifugio antiaereo all’interno del quale sarà scavato un nuovo corridoio che consentirà all’ascensore di spuntare a pochi passi dal pozzo che si trova accanto alla Casa della contadinanza.

«È la soluzione migliore – dice il sindaco Pietro Fontanini – e meno impattante». Di fatto il versante del colle che affaccia su Giardin Grande resterà, alla vista, invariato. Gli udinesi non si accorgeranno di nulla o quasi, ma varcando l’ingresso del vecchio bunker avranno la possibilità di raggiungere il cuore del colle e, da lì, salire fino a godere della vista impareggiabile sul Friuli che regala il castello.

L’analisi di Andrea Mocchiutti, che ha elaborato il piano delle indagini geologiche, ha infatti escluso la presenza di roccia: «Il colle – ha rivelato – è prevalentemente costituito da ghiaia e limo. La consistenza di quanto abbiamo trovato non pregiudica la realizzazione delle opere di collegamento pensate dal Comune». Via libera allo scavo per “allungare” il bunker quindi. «L’unica cosa che dobbiamo ancora verificare – spiega Fontanini – è la presenza di alcuni muri che, però, non dovrebbero avere alcuna rilevanza dal punto di vista storico. Dovrebbe trattarsi di muri di contenimento, ma in ogni caso sarà la Soprintendenza a pronunciarsi. Io spero di poter avviare il cantiere già quest’anno in modo da poter inaugurare l’ascensore nel 2022: i lavori non dovrebbero durare molto e anche qui in Regione ci sono diverse aziende qualificate che hanno le competenze necessarie a completare un intervento di questo tipo». Al momento la lunghezza del bunker non consente di raggiungere direttamente il colle, di conseguenza gli architetti hanno ipotizzato due soluzioni: la realizzazione di una torretta a metà della salita che si svilupperebbe in altezza e si collegherebbe alla sommità con un corridoio sospeso e, potendolo fare, uno scavo in profondità per prolungare il bunker che farebbe spuntare l’ascensore direttamente sul colle. La scelta, visto l’esito dell’indagine geologica, è ricaduta su quest’ultima che è la soluzione meno impattante, ma anche più costosa: 2,7 milioni contro i 2, 4 della torretta.

Ma il Comune è pronto a investire pur di regalare a tutti la vista panoramica più bella della città. «Vogliamo rendere il castello accessibile a tutti – sottolinea Fontanini –, è il simbolo del Friuli e vogliamo valorizzarlo». L’ambizione di Fontanini è quella di trasformare il castello in una metà turistica. E quello dal Giardin Grande non sarà l’unico ascensore. La giunta ha deciso di recuperare il progetto originale della ristrutturazione della biblioteca Joppi il cui secondo lotto prevede la realizzazione di due distinti ascensori, il primo che, partendo dall’androne accessibile a tutti, consente di raggiungere tutti i piani della biblioteca compreso quello dove sarà ricavato il bar e da dove partirà il secondo che porterà fino a ridosso del colle. Sarà poi recuperato il sentiero che risale il colle da dietro la biblioteca passando nei pressi del lapidario. Insomma, salire sul castello, rimesso a nuovo grazie anche all’intervento della Danieli, sarà molto più semplice. Per i turisti e anche i friulani. —

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