Niente più gabbie per Marlon: protesta davanti al canile - FOTO

UDINE. Picchetto di protesta di alcuni volontari, ieri, davanti al canile di via Lumignacco. E gli operatori chiamano i carabinieri. Tutto inizia a metà mattinata, quando Angela Rigato, volontaria affidataria di un meticcio di 8 anni, si accorge che il piccolo Marlon è scappato. Subito inizia una staffetta di telefonate per ritrovare la bestiola che nel frattempo era stata recuperata dall’accalappia cani a Paderno. Ma Marlon ha già passato tutta la vita chiuso in una gabbia nel canile di Catanzaro e Rigato vorrebbe evitargli l’ennesimo trauma. Ecco perché presidia via Lumignacco, ma un problema burocratico fa ritardare l’affidamento fino a sera, quando arriva il lieto fine.
«Marlon è stato accalappiato da cucciolo e in canile è cresciuto fino a una quindicina di giorni fa, quando i volontari dell’associazione pisana “Razza bastarda” me l’hanno affidato – spiega Rigato –. Purtroppo in Calabria la situazione dei cani randagi è molto problematica e non sono molte le famiglie che li adottano. Per questo mettiamo in piedi staffette che accompagnano i cani più sfortunati fino alla nuova famiglia adottiva». In questo caso però qualcosa è andato storto. Perché gli operatori del canile di via Lumignacco, leggendo il microchip di Marlon, hanno scoperto che è ancora intestato al canile calabro.
«Un problema burocratico – minimizza Rigato – perché sono mancati i tempi tecnici per fare il passaggio, ma risolveremo. Intanto è importante non fare restare Marlon un solo istante in più dietro le sbarre di una gabbia, ha già patito troppo». E in effetti, dopo l’intervento dei carabinieri e pure la mediazione del sindaco, Furio Honsell, in serata Marlon è potuto ritornare nella sua casa affidataria in attesa che una famiglia scelga di adottarlo. È possibile rintracciare la storia di Marlon su Facebook (attraverso la pagina dell’associazione Razza bastarda) e nella pagina dedicata agli animali sul Messaggero Veneto. In entrambi i casi sono pubblicati gli estremi per adottare il meticcio.
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