«Niente soldi anticipati, niente pranzo»: Fabrizio Corona a Udine prima tratta in auto, poi se ne va

L’incontro si sarebbe dovuto tenere al ristorante Biffi a favore dell’Andos. Il disappunto del titolare: «Faremo noi la donazione»

UDINE. Fabrizio Corona ha ancora un suo seguito e, nonostante non sia la prima volta che non si presenta a un appuntamento, continua a riempire i locali.

Tutti in attesa di Fabrizio Corona a Lignano ma lui non si presenta alla serata
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L’ultima “buca” è di domenica 23 dicembre e l’ha data al titolare della pizzeria ristorante Biffi di via Poscolle, che aveva organizzato un pranzo con l’ex re dei paparazzi, con la promessa di devolvere una parte del ricavato all’Andos di Udine.

La prenotazione era obbligatoria. Ristorante pieno con quasi cento persone e una quindicina di fan ad attenderlo sul marciapiedi della via. Ma Corona non si è fatto vedere, mettendo in scena una pantomima che si è protratta per quasi un’ora.



«In un primo momento avrebbe avanzato come scusa un mancato via libera da parte della Questura (è ancora sottoposto a una serie di restrizioni) – spiegano i gestori del Biffi –, chiedendo poi di essere pagato in anticipo». Somma che non doveva essere garantita da Diego Giordano, titolare del locale, ma da uno sponsor, la ditta Linda che commercializza bevande.



Corona, poco dopo le 14, è passato due volte in via Poscolle a bordo di una Velar Range Rover, buttando l’occhio senza però fermarsi. Poco dopo ha chiamato il locale per trattare.

Una discussione durata più di mezz’ora consumatasi tra via Marco Volpe e via Viola. Momenti concitati, con Corona che è anche sceso dall’auto per pochi istanti prima di nascondersi sotto il cappuccio della felpa e risalire in auto.



Poco dopo, verso le 15, Giordano ha avvisato tutti del fatto che Corona non sarebbe arrivato. Si è scusato e non ha nascosto un certo disappunto.

«Quando Corona ci ha comunicato che erano sorti dei problemi di tipo giudiziario – ha spiegato Simone Tuttino, persona di fiducia di Giordano – è stato deciso di non farlo entrare nel locale. A questo punto ci riserviamo di comunicare quanto accaduto all’autorità giudiziaria, che peraltro era già stata informata della presenza del personaggio nel locale».

Giordano ha pagato a tutti i presenti da bere e ha annunciato di voler comunque devolvere una somma a favore dell’Andos.

«La delusione è stata grande, anche perché tutto era stato organizzato nei dettagli – ha aggiunto Tuttino – con addetti alla sicurezza davanti all’ingresso, comunicazioni inviate a forze dell’ordine e vigili del fuoco. Dispiace perché anche in presenza di un contratto scritto possono accadere cose simili».


 

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