«No alla movida in piazza Libertà a Udine»
UDINE. Piazza Libertà “fuori” dai 13 siti individuati dal Comune nel nuovo piano di classificazione acustica in cui è possibile ospitare manifestazioni all’aperto.
Al momento è solo un’ipotesi ma a nutrire perplessità in merito all’opportunità o meno di accogliere eventi nel luogo simbolo della città è il consigliere di maggioranza Adalberto Burelli, che sta meditando di presentare un emendamento al “Regolamento comunale per la disciplina delle attività acustiche” – al vaglio dell’assemblea consiliare la prossima settimana – in cui chiede all’amministrazione di escluderlo dai siti indicati nella “lista”. Piazza Libertà, per Burelli, «è il nostro altare della Patria e non si presta ad accogliere eventi choccanti».
È un luogo da difendere e “proteggere”, che non ha bisogno di grandi manifestazioni per essere valorizzato e rappresenta – aggiunge ancora il consigliere di “Innovare con Honsell” – il punto di maggiore attrattività per i turisti che arrivano nel capoluogo friulano. E il discorso di Burelli non si limita agli eventi, bensì a tutta quella serie d’iniziative che vengono promosse dai privati in quella precisa zona del centro.
«Per chi vuole visitare Udine gli scorci più interessanti da fotografare sono questi – spiega Burelli – e spesso a “guastare” lo scenario compaiono iniziative promozionali che non nobilitano una stupenda cornice». Ma le osservazioni che muove il consigliere partono da un più generale concetto di fondo, ovvero il fatto che maggiore è la qualità dell’architettura degli edifici, minore dev’essere la possibilità di organizzare iniziative in quel luogo, proprio per preservarlo.
«Auspicavo che il piano presentasse, piuttosto di un generico elenco di siti con il numero di giorni e ore in cui si possono svolgere gli eventi – prosegue Burelli – una sorta di gerarchia, a seconda della qualità architettonica di questi siti e la presenza di residenti, visto che il rumore è, oggettivamente, una fonte di disturbo». Nessuna intenzione di bocciare a priori tutte le manifestazioni, «il concerto del risveglio in piazza San Giacomo è stato eccezionale, ma chiaramente bisogna adattare al contesto l’evento». ù
Insomma, per Burelli occorre capire quali sono le attività che permettono di godere maggiormente l’arte della città e non “consumarla”. «Sono d’accordo al regolamento, che prima non c’era, ma deve filtrare questo tipo d’iniziative – conclude il consigliere –. Non voglio escludere a priori gli eventi da piazza Libertà, ma, per amore della città, cerchiamo di non metterla sullo stesso piano dello stadio, lanciando un segnale che questo è un luogo diverso dagli altri».
A muovere alcune critiche al regolamento è stato anche il consigliere del Pd Mario Barel che, in occasione della commissione Territorio e ambiente, ha sottolineato come, pur trattandosi di un buon lavoro, il testo presenti alcuni errori grossolani. ù
«Condivido il lavoro partorito dagli uffici e, nell’insieme, il piano è molto valido e va bene – annota Mario Barel –, ma i rilievi effettuati dall’azienda incaricata si sono tradotti in errori evidenti sul piano delle localizzazioni. Considerando che a Cussignacco le rilevazioni erano sbagliate in quattro punti - spiega Barel –, estendendo la proiezione su tutta la città ci ritroveremmo con un documento colabrodo».
Alcune modifiche, come l’inserimento nelle classi di zonizzazione acustica di alcuni luoghi, tra i quali l’Abs che per una parte ricade sul territorio udinese, sono state apportate e il piano dev’essere adeguato e armonizzato a quello urbanistico, affinché i due documenti non presentino discrasie. «La prossima settimana sarà discusso dall’aula e, a questo punto – precisa il consigliere di maggioranza –, non mi aspetto grandi sorprese».
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