«No alla Sagra dei osei», gli animalisti in piazza - FOTO
SACILE. Fermare la Sagra dei osei 2013: animalisti in prima linea piazza del Popolo. Tre ore sotto la canicola. «Ecco come si sentono gli uccelli in gabbia – Daniela Galeota milita con Animalisti Fvg – nel caldo della sagra».
La lotta. I “ribelli” della tradizione secolare hanno protestato (pacificamente) sotto la loggia con il “canto libero” (registrato) degli uccelli e “rumors” (by live). Animalisti Fvg, Lav, Lav, Oipa e altre sigle a furor di voce: «Sagra benvenuti all’inferno». E ancora «Gabbie vuote». L’appello scala i piani in municipio. «Sindaco, festa della natura? In natura non esistono gabbie». L’ultimatum: «Sagra uguale abbraccio mortale». Conto alla rovescia: «Abolire la sagra». Prossima fermata il 18 agosto per l’”animal liberation day”.
La protesta internazionale. «Mi hanno telefonato da Londra – era stupito Emilio Ditali volontario Wwf –. Sono associato Birdlife e volevano capire cosa sta succedendo. La Pro Sacile e l’amministrazione comunale dovrebbero aprire un tavolo con gli animalisti per cercare compromessi e promuovere iniziative in comune. Questo muro contro muro non fa bene all'immagine della città. Soprattutto è assolutamente negativa l’inerzia dell’amministrazione comunale. Invece, dovrebbe prendere in mano la situazione”.
I tradizionalisti. «Quali sono le alternative degli animalisti – Patrizia ha postato con Roberto, Enrico e Dino –? Mi puzza di strumentalizzazione politica. Abolizione è l’unica soluzione che sento uscire dalle loro bocche. L’intento è quello di distruggere e una voce in capitolo possono averla anche coloro che hanno la casa piena di animali. Ma questi atteggiamenti integralisti sono poco rispettosi degli altri». Lo zoccolo duro dei sacilesi va ai tempi supplementari: di un’altra sagra e poi, si vedrà.
I possibilisti. «Un tavolo di confronto tra animalisti, Comune, Pro Sacile si può fare». Il vicesindaco Claudio Salvador ha accolto l’invito in piazza: confronto aperto e posizione chiara. «La storia non si può cancellare – ha spiegato pacato a Guido Iemmi, numero uno Lav, Daniela Galeota e Massimo Lo Scavo degli Animalisti Fvg –. Si tratta di 740 anni di tradizione popolare, ma pian piano la trasformazione sta emergendo. Certo, ci vogliono tempi distesi per il cambiamento». Il pressing animalista è serrato. «Sarebbe possibile immaginare una sagra senza uccelli in gabbia – ha incalzato Galeota –? Cancellando un mercato di esseri viventi che soffrono? Sareste disponibili ad affrancare la Pro Sacile dalle federazioni di allevatori, mercanti e cacciatori?».
La manifestazione. Microfoni aperti per Ciro Troiano, criminologo Lav, l’onorevole Andrea Zanoni, deputato europeo. Poi, Andrea Rutigliano, membro del Comitato contro il massacro degli uccelli, Alessandro Sperotto, Lac, Guido Iemmi, Lav e Daniela Galeota. Dopo il sit-in di 200 attivisti, cena vegana in Campo Marzio e conferenza nel Centro giovani Zanca.
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