«No alla scuola jolly attaccata all’edificio del liceo Grigoletti»



Pollice verso dell’urbanista Giuseppe Vespo sul progetto del nuovo edificio scolastico “jolly” in via Interna a Pordenone: l’architetto boccia i futuri tre piani, per ora sulla carta, nel parco del liceo Grigoletti. Il cantiere è previsto dall’Uti del Noncello entro l’anno. «La scuola addossata a quella esistente forma un muro – spiega Vespo –. Lo sviluppo su tre piani, più uno tecnologico va a snaturare i concetti basilari della struttura dell’attuale liceo Grigoletti».

L’architetto non fa sconti alla nuova scuola, che mette in conto una spesa per la Regione di oltre 7 milioni di euro. «Serve un ripensamento migliorativo del progetto – Vespo dà voce ad altri pordenonesi –, per non danneggiare quanto di buono è stato realizzato nel passato. Il nuovo edificio ha uno schema rigido che non consentirebbe l’arricchimento dell’offerta formativa, necessaria per assicurare l’inclusione scolastica e il successo formativo di tutti».

Fioccano le critiche. «Come – si chiede ancora Vespo – può andare in appalto un progetto tanto oneroso in questo momento particolare? Vista la crisi degli studi professionali, quali procedure sono state adottate per lo svolgimento dell’incarico? Perché deve essere realizzata un’opera di abbruttimento ambientale addossata a un edificio di notevole valore architettonico?».

L’edificio del liceo Grigoletti è stato concepito per ospitare in passato l’istituto Mattiussi: lo “firmarono” nel 1971 i progettisti Glauco Gresleri e Silvano Varnier. «Costruito nell’arco 1973-1977, è stato segnalato in diverse riviste di architettura e in mostre internazionali – ha ricordato l’urbanista –. Rappresenta un simbolo di architettura moderna e della cultura pordenonese». Il complesso ti è stato concepito come una “stecca” edilizia sorretta su pilatri per due piani di aule. L’organizzazione degli spazi progettati come “urban design” crea zone di relazione privilegiate. “Un complesso culturale – ha sottolineato Vespo – con ambienti di apprendimento aperti al territorio». —





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