Nocciole col marchio La richiesta in Comune da un’azienda agricola

Le nocciole prodotte a Cordenons si candidano per ottenere il marchio di Denominazione comunale, dopo l’asparago bianco e la trota iridea.
La domanda è stata presentata in municipio dall’azienda agricola Il noccioleto, srl fondata nel 2015 da tre soci cordenonesi Cristian Iosio, presidente, Ezio Pletti e Marco Casara. L’azienda produce a Cordenons su 5 ettari di terreno di proprietà e 2 ettari in gestione; ha altri 9 ettari tra proprietà e gestione a San Quirino. La srl è iscritta nell’elenco regionale degli operatori dell’agricoltura biologica dell’Ersa, l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale.
«Abbiamo fondato la società nel 2015, ma abbiamo avviato lo studio del prodotto un anno e mezzo prima, scegliendo la filosofia piemontese, perché più adatta al nostro clima – sottolinea il presidente – . Produciamo una nocciola la cui pianta è più delicata di altre qualità, ma dà un frutto più pregiato dal punto di vista organolettico rispetto alla media» . Il tempo di maturazione del frutteto, ai fini della produzione, va dai cinque agli otto anni: da quest’anno quindi si comincerà ad entrare nel vivo del lavoro di raccolta, previsto in due turni tra metà agosto e i primi giorni di settembre. L’anno scorso c’era stata una piccola raccolta manuale, servita a testare il frutto e a sottoporlo alle analisi. «Abbiamo ottenuto la certificazione Bio e viviamo di costanti controlli e regole rigide nel far crescere il frutteto – puntualizza Iosio – . Siamo i primi in Friuli occidentale ad avere scelto questa filosofia. Da quest’anno introdurremo la raccolta meccanica delle nocciole, poiché è l’anno in cui la produzione comincerà a diventare più significativa». Nel frattempo l’azienda si è attivata per ottenere dal Comune il marchio di De.Co. (la domanda sarà vagliata in commissione).
Istituito nel 2018 e attribuito per primo all’asparago bianco di Cordenons (sette i produttori) il marchio De.Co. ha come obiettivo la tutela e la valorizzazione delle attività agroalimentari, artigianali o di altro tipo, locali. L’anno scorso lo aveva ottenuto anche la trota iridea, dal 1969 allevata nell’impianto ittico dell’Azienda agricola trevigiana Salvador Bartolo, in via Braida Foenis.
Grande la soddisfazione dell’assessore all’agricoltura Lucia Buna per questa nuova domanda pervenuta al Comune. «Sta a significare che il marchio rappresenta un punto di partenza per stabilire la territorialità di un prodotto coltivato a Cordenons, e che i piccoli imprenditori locali hanno capito che può essere importante ai fini commerciali – sottolinea – . C’è molto da fare ancora per promuovere il territorio, dalla ristorazione all’agricoltura, all’ambiente naturale. Stiamo lavorando su più fronti grazie anche alla partnership con la Camera di commercio, che ci supporta». —
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