Noi che siamo nati nel giorno “fantasma”

Soffiano sulle candeline una sola volta ogni quattro anni, durante le annate bisestili: si tratta dei nati il 29 febbraio, il giorno “fantasma”. Per girare intorno al sole, la terra impiega 365,2422 giorni, ma ogni anno ci sono circa sei ore che avanzano. Queste ore in eccesso vengono sommate e consumate in quel giorno in più, proprio per riallineare il nostro calendario al sistema solare. Quella particolare giornata era ieri, la prossima sarà nel 2024.
Fra coloro che compiono gli anni il 29 febbraio, negli anni non bisestili c’è chi festeggia il giorno prima e chi, invece, opta per il giorno successivo. Chi organizza eventi per due giornate consecutive e chi, al contrario, non festeggia affatto. Come l’imprenditore Renato Giampaoli che, come raccontiamo nell’articolo qui sotto, festeggia rigorosamente una sola volta ogni quattro anni. Ma quando lo fa, l’evento è in grande stile.
Poi c’è Lucia Pizzimiglio che per professione fa la tipografa e lavora al Messaggero Veneto. Lei, che ha compiuto 52 anni, si sente «fortunata» per essere nata «in un giorno così speciale perché le probabilità di venire al mondo proprio in questa data non sono molte» spiega. Pizzimiglio sente di appartenere al mese di febbraio e così, negli anni non bisestili, preferisce anticipare organizzando la festa di compleanno il 28, ma gli auguri e i regali inizia a riceverli già dal 27.
«Sono nata dopo le 23 e i miei genitori avevano chiesto di potermi registrare all’anagrafe il primo marzo, per evitare proprio questa situazione – dice Pizzamiglio –. Ma, in fin dei conti, sono contenta non glielo abbiano concesso». Classe 1996, Riccardo Leita, che da piccolo il “29 febbraio” lo aggiungeva lui sul calendario, disegnandolo, e che ora è all’ultimo anno del corso di Ingegneria dei mettalli all’università di Trieste, dice: «Compiere gli anni in questa data mi rende in qualche modo speciale. Negli anni non bisestili – aggiunge –, festeggio il primo marzo perché il 28 febbraio non sarei ancora nato ufficialmente
Dopo anni di incertezze sul momento più adeguato da scegliere per festeggiare, Pizzamiglio e Leita hanno consolidato ognuno le proprie tradizioni. C’è chi, invece, al mondo ci è appena venuto e a festeggiare ancora non ci pensa per nulla: si tratta di Diego che è nato ieri, all’1.16 del mattino, all’ospedale “Santa Maria della Misericordia”.
Voluta e introdotta per la prima volta nel 46 a.C. da Giulio Cesare (calendario giuliano), la formula dell’anno bisestile è stata poi corretti e rivista nel 1582 da papa Gregorio XIII, con il famoso calendario gregoriano.
Di ostacoli per chi è nato il 29 febbraio ce ne sono. Primo fra tutti era, fino al 2012, la scadenza della carta d’identità. Esiste un decreto, infatti, che titola “Disposizioni in materia di scadenza dei documenti d’identità e di riconoscimento”: prevede che i documenti d’identità e riconoscimento sino “rilasciati o rinnovati con validità fino alla data, corrispondente al giorno e mese di nascita del titolare, immediatamente successiva alla scadenza che sarebbe altrimenti prevista per il documento medesimo”. Per questo i nati il 29 febbraio ricevono una carta d’identità che ha validità di 14 anni, anziché 10.
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