Non pagano Imu, Tari e Irpef: chi sono gli indipendentisti friulani che sfidano Stato e Comuni

In aumento i casi di sciopero fiscale: c'è chi da sette anni non versa le tasse e si è visto pignorare lo stipendio

SACILE. Non paga le tasse da sette anni a Sacile: Paolo Pin assieme a centinaia di “autodeterminati” del Comitato di liberazione nazionale Veneto nell’area liventina e pedemontana, non si arrende alla pressione fiscale. Gli irriducibili al fisco comunale e statale trattengono le tasse e le versano al comitato; accade a Sacile, Caneva, Polcenigo, Aviano e Pordenone. «Gli associati sono in aumento – sottolinea Pin – . Mi hanno pignorato lo stipendio con trattenute di 142 euro mensili da un paio d’anni e sulla mia auto pende il fermo amministrativo. Ma non ci fermiamo. La legge è dalla nostra parte».

Pin non paga la Tari, l’Imu, l’Irpef «o altri balzelli fiscali». Quando arrivano a domicilio le cartelle di sollecito dell’Agenzie delle entrate, gli “autodeterminati” non hanno dubbi. «Rigettiamo le cartelle con i solleciti di pagamento – specifica Pin – . A tempo debito i nostri diritti saranno riconosciuti da tutti, anche in base alla legge 881 del 1977 sull’autodeterminazione dei popoli, riconosciuta a livello internazionale». Il pignoramento dello stipendio è stato interrotto dalla prima ondata dell’emergenza sanitaria. Preannuncia Pin: «La prossima iniziativa del comitato sarà davanti al tribunale a Vicenza, al processo che coinvolge anche degli attivisti del nostro territorio per l’accusa di istigazione a delinquere: un paradosso» .

Il movimento è in espansione in Friuli, Veneto e Lombardia. «Siamo apartitici – puntualizza Pin – . Vogliamo testimoniare la possibilità dell’indipendenza da uno Stato che ci sfrutta: le leggi internazionali ci danno ragione» Il “loro” Stato corrisponde alla macroregione veneto-friulana. «Il nostro Stato è un ampio territorio da Bergamo a Trieste» affermano al comitato, che versano i contributi «alla futura Repubblioca Serenissima» . E richiamo l’attenzione degli amministratori locali affinchè intervegano per togliere le imposte fiscali di coloro che sono autodeterminati, regolarizzando le loro posizioni.

In municipio a Sacile, Caneva, Polcenigo, Aviano spediscono le cartelle fiscali e i solleciti, sino al fermo amministrativo e al pignoramento dei beni. Pochi gli effetti sulle riscossioni. «I bollettini per il pagamento della tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti del 2020 saranno recapitati a domicilio tra febbraio e marzo» nel frattempo ricorda il primo cittadino sacilese. —


 

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