"Non sa l’italiano": il sindaco di Brugnera gli nega la cittadinanza

BRUGNERA. Chiede la cittadinanza italiana ma non sa leggere la nostra lingua: il sindaco Ivo Moras non accoglie la richiesta di un cittadino senegalese e rinvia la questione al prefetto. Il senegalese, pur invitato nei giorni precedenti dall’impiegata dello stato civile a imparare la breve frase del giuramento, ha fatto scena muta davanti al sindaco.
«Sono amareggiato per la situazione – commenta Moras –. So che la legge mi imporrà di accogliere la richiesta, ma io voglio riportare il problema all’attenzione di tutti: noi diamo la nostra cittadinanza anche a chi non sa nemmeno la nostra lingua».
I fatti. Lunedì mattina il cittadino senegalese, accompagnato dalla moglie e dai figli, è arrivato in municipio per il giuramento, ultimo passo dell’iter per ottenere la cittadinanza italiana. «Quando gli ho chiesto di leggere il giuramento, non è stato in grado di farlo. – racconta Moras – Per sua stessa ammissione, la moglie mi ha riferito che è lei a svolgere tutte le incombenze in quanto lei parla italiano.
Ammetto che nell’immediatezza del fatto mi sono innervosito, ma poi è subentrata tanta amarezza, sentimento che ho condiviso con la dipendente comunale che ha istruito la pratica».
Alla richiesta di cittadinanza, che viene formulata al Comune quando il cittadino straniero è in possesso dei requisiti previsti per legge, segue un lavoro da parte del dipendente comunale preposto per i riscontri del caso che gli occupa tra le quattro e le cinque ore di lavoro.
Il primo cittadino brugnerese ha scritto al prefetto spiegando che «alla mia richiesta di leggere e pronunciare la formula di rito, il cittadino non è stato in grado di pronunciare alcunchè, dichiarando a me e all’impiegata dello stato civile di non saper leggere.
Chiedo al prefetto: non conoscendo la Costituzione e le leggi su cui dovrebbe prestare giuramento, quale garanzia ha lo Stato italiano che poi lo stesso le rispetti?».
Ivo Moras non vuole far cadere la questione nel dimenticatoio come accadde a inizio anno, quando non accolse il giuramento di cittadinanza di un cittadino nigerino.
«Quando accolgo il giuramento di cittadinanza ringrazio sempre i nuovi cittadini perchè chi costruisce qualcosa nel nostro Paese ha il diritto di avere la cittadinanza. Ma cosa si può dire di una persona che non si è sforzato neppure di imparare un po’ la nostra lingua? Negli altri Paesi per avere la cittadinanza la lingua è uno degli elementi basilari».
Non appena il sindaco ha pubblicato sulla sua pagina Facebook l’accaduto, ha ricevuto decine e decine di messaggi di condivisione e solidarietà per la decisione presa.
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