Non si presenta al lavoro, trovato morto

Casarsa, a lanciare l’allarme i colleghi della Sirap. A stroncare il 48enne un probabile infarto nella sua abitazione

CASARSA. Non lo hanno visto arrivare al lavoro ieri mattina e si sono preoccupati. Lui, Roberto Bertaso, 48 anni, era morto nel suo letto nelle prime ore della mattinata per cause naturali. Era arrivato a San Giovanni di Casarsa qualche anno fa dal Venezuela, figlio di emigranti.

L’allarme è scattato all’avvio del lavoro quotidiano alla Sirap, azienda di San Vito al Tagliamento in cui Bertaso lavorava da alcuni anni. A preoccuparsi per l’assenza i compagni di lavoro: in questi anni, infatti, ogni assenza dal lavoro era stata accompagnata da una telefonata di informazione e spiegazione. Ieri mattina, invece, non c’era stata alcuna comunicazione.

 Nella casa a tre piani di viale Rimembranze 36 è arrivato un mezzo dei vigili del fuoco di San Vito al Tagliamento. Aperta la porta, è stata fatta la tragica scoperta: Bertaso era steso sul letto esanime. Come da prassi è stato allertato anche il 118, ma i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

L’ispezione effettuata dal medico ha fatto risalire la morte per cause naturali, probabilmente un infarto, alle prime ore della mattinata di ieri. In via Rimembranza sono giunti anche alcuni colleghi dell’uomo. Il corpo di Bertaso è stato rimosso e composto nel cimitero.

Il 48enne era figlio di emigranti veneti, originari di San Giorgio al Tagliamento, partiti anni fa per il Venezuela. Lui a un certo punto aveva deciso di tornare in Italia: nel 2005 aveva cominciato a lavorare alla Sirap e, da un anno e mezzo circa, abitava a San Giovanni di Casarsa.

Non faceva vita di comunità. I carabinieri, coordinati dal comandante Stefano De Luca, nel pomeriggio erano impegnati nel cercare di rintracciare familiari o amici per comunicare loro la triste notizia.(d.s.)

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