Nordest metalli in concordato La produzione non si ferma

SAN VITO. Si apre uno spiraglio di soluzione della crisi che ha investito la Nord Est metalli di via Lusevera, a San Vito al Tagliamento. La srl è stata ammessa al concordato preventivo e il...

SAN VITO. Si apre uno spiraglio di soluzione della crisi che ha investito la Nord Est metalli di via Lusevera, a San Vito al Tagliamento. La srl è stata ammessa al concordato preventivo e il tribunale ha nominato commissario la commercialista di Pordenone Alessandra Fabris. L’adunanza dei creditori è stata fissata per il 26 marzo: in quella sede i creditori esprimeranno il loro consenso o meno alla proposta di concordato sulla base anche della relazione del commissario giudiziale.

L’azienda opera sul mercato del Friuli Venezia Giulia e del Veneto da trent’anni e detiene un consistente pacchetto di clienti. Procura e fornisce acciaio a molte realtà – piccole, medie e grandi – e al distretto del coltello di Maniago.

La crisi economica ha prima segnato un rallentamento delle commissioni, poi una diminuzione a partire dal 2011 quando i fornitori hanno cominciato a dilazionare i pagamenti, alcune aziende sono tramontate, altre non avevano commesse. Nord Est metalli, che ha sede nella zona industriale di Ponterosso, ha tenuto duro, anche davanti alla scarsa liquidità dei propri fornitori. La crisi, tuttavia, non demorde e la srl ha avviato una ristrutturazione interna contestualmente a una revisione dei costi.

Davanti a una sensibile diminuzione del fatturato soprattutto nell’ultimo anno, che in passato aveva toccato picchi di 30 milioni di euro, il personale è passato da 15 a 8 unità.

Nonostante la “manovra”, la crisi non si è fermata e così l’azienda ha chiesto di essere ammessa al concordato in continuità produttiva, chance che il tribunale di Pordenone ha ritenuto di concedere.

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