Nuova associazione in difesa delle tradizioni A Camporosso c’è Žabe

TARVISIO. Giovani in prima linea per continuare a perpetuare le tradizioni di Camporosso. È la “mission” che si è proposto Žabe, il nuovo sodalizio nato nella frazione tarvisiana al posto della precedente associazione Krampus. Sono 35 i componenti coinvolti in forma attiva in questa realtà, con un direttivo decisamente “green”: i dieci membri, infatti, hanno tutti un’età compresa tra i 19 e i 28 anni.

Presidente è Matteo Moschitz, affiancato dal vice Stefano Matiz e dal segretario Giovanni Lattisi. «l’obiettivo – sintetizza quest’ultimo – è portare avanti usanze e ricorrenze di Camporosso».

Gli altri consiglieri sono Fabiano Moschitz, Luca Seletto, Andrea Berra, Fabio Ferigo, Marco Kandutsch, Alessandro Moschitz e Davide Fasanelli. Il debutto dell’associazione è arrivato in concomitanza con l’apertura all’antiquarium della mostra sui Krampus, allestita fino a oggi con la collaborazione del Consorzio Vicinale.

Ma l’associazione si prepara a seguire altre iniziative. «Ci occuperemo – racconta Giovanni Lattisi – di organizzare l’uscita delle befane, la festa di Santa Dorotea a febbraio, il funerale del Carnevale e la festa del Ringraziamento. Vogliamo collaborare in modo attivo con le altre associazioni della frazione e siamo molto legati alle nostre tradizioni: per questo ci siamo messi in gioco».

Žabe è un termine sloveno che significa “rane”, deriva dal nome sloveno della frazione di Camporosso, Žabnice (“paese delle rane”). Il futuro della località e delle sue sentite usanze, passa ora per l’impegno e la voglia di mettersi in gioco di questi appassionati ragazzi. —

Lu.P.

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