Nuova casa di cura e custodia Oggi si inaugura la Rems

Maniago
Oggi è tempo di inaugurazione per una struttura che, negli ultimi anni a Maniago, ha fatto tanto discutere: alle 13.30 taglio del nastro per la Rems di via Colle, la residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza che è stata costruita ex novo dietro il presidio sanitario.
L’immobile, che ha preso il posto degli ospedali psichiatrici giudiziari, ospiterà autori di reati non imputabili e riconosciuti socialmente pericolosi: la funzione è terapeutico-riabilitativa e socio-riabilitativa, con una permanenza temporanea. La gestione interna è di esclusiva competenza sanitaria, poiché afferente al Dipartimento di salute mentale dell’Asfo.
Il nuovo edificio maniaghese ha due sezioni separate: la parte Rems per utenti in misura di sicurezza detentiva e la sezione Ptri destinata a coloro che hanno terminato la detenzione. L’investimento è di un milione 490 mila 880 euro, principalmente coperti da fondi statali.
I lavori sono cominciati il 9 dicembre 2019 e si sono conclusi di recente. Caratteristica del progetto è quella di prevedere piani personalizzati che vedono il coinvolgimento di tutti i soggetti del territorio.
Un progetto, quello per la Casa di cura e custodia, di cui a Maniago si parla da almeno sei anni tra innumerevoli polemiche: il piano ha animato, infatti, il dibattito sia politico sia tra i cittadini. Questi ultimi avevano raccolto 250 firme per dire “no” alla struttura.
I timori riguardavano la sicurezza di personale, pazienti e residenti: timori che, come hanno messo in luce anche nei mesi scorsi i consiglieri di minoranza leghisti Leonardo Esposito e Martina Canderan, non si sono placati. Dall’opposizione che sedeva in consiglio durante il precedente mandato di Andrea Carli, della quale oggi è rimasta in assemblea civica solamente Ilia Franzin, era stata avanzata anche la richiesta all’esecutivo di trovare un’altra ubicazione per la Rems: come sede era stata proposta l’area del nuovo carcere di San Vito al Tagliamento. Ma la maggioranza Carli aveva respinto la richiesta.
Nelle Rems della regione da maggio 2015 a fine 2019 sono state ospitate 19 persone, con un soggiorno medio di otto mesi. —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto