Nuova ipotesi per la Sequals-Gemona: da Dignano a San Daniele e Osoppo
Conclusa la fase di studio delle alternative progettuali per la realizzazione della viabilità della Sequals-Gemona, l’amministrazione regionale conferma la promessa fatta al territorio di attenzione al dialogo e all’ascolto.
La prova di ciò risiede nell’ultimo passo di questo lungo e tortuoso percorso con l’incontro di ieri sera a Gemona, organizzato dal sindaco Roberto Revelant alla presenza dei sindaci e dei rappresentanti delle categorie produttive interessati (oltre al sindaco di Gemona, anche i primi cittadini di Artegna, Buja, Bordano, Majano, Montenars, Osoppo, Trasaghis, Venzone) e i presidenti della Comunità di montagna del Gemonese e Collinare.
Un incontro quantomai necessario con i sindaci del territorio dell’area del Cipaf (area dell’Alto Friuli), che conta una superficie di oltre 3 milioni di metri quadrati, oltre 40 imprese insediate e più di 2.000 persone occupate; uno dei cuori pulsanti dell’economia friulana.
«Proseguiamo nell’ascolto del territorio per accogliere le istanze delle comunità locali e delle categorie economiche rispetto allo sviluppo del tracciato della Cimpello-Sequals-Gemona». Così si è espressa l’assessore regionale a Infrastrutture e territorio Cristina Amirante.
«Rispetto alle riflessioni emerse la scorsa primavera sulle tre ipotesi di tracciato – ha continuato –, ora si aggiunge l’impegno della Regione di proseguire lo studio di fattibilità per analizzare un’ulteriore ipotesi collocata più a nord, verso San Daniele del Friuli, Majano, Osoppo. A tal fine nella legge di assestamento estiva sono stati stanziati 10 milioni di euro che serviranno anche ad acquisire alcuni dati tecnici ancora carenti».
Con il secondo studio la Giunta vuole approfondire alcuni dati che necessitavano di un aggiornamento, in particolare i numeri della domanda trasportistica e i flussi, anche alla luce dei volumi della nuova Pedemontana veneta in piena funzione.
«Stiamo infatti registrando un aumento di mezzi sulla A4 e sulla rete autostradale di primo livello, a cui si aggiunge una ormai nota saturazione del traffico lungo la Pontebbana», ha spiegato Amirante. L’ulteriore ipotesi al vaglio include un raccordo con la bretella di Barbeano e il bypass di Dignano già esistente e, successivamente, a partire dalla rotonda lungo la 464, un tracciato di collegamento diretto con Osoppo e Gemona.
«L’obiettivo – ha ribadito Amirante – è quello di giungere alla massima condivisione del tracciato stradale e della sua tipologia, posto che stiamo ancora valutando anche l’ipotesi di un percorso autostradale o tangenziale. Oltre a ciò, obiettivo primario è collegare il maggior numero di zone industriali».
«Ringraziamo l’assessore Amirante che ha illustrato gli esiti dello studio di fattibilità adottato dalla Giunta regionale e anticipato qualche mese fa in Comunità Collinare – ha commentato Revelant –. Ribadiamo la necessità di un collegamento verso nord, e dell’importanza di quest’arteria per l’intero Gemonese e per l’Alto Friuli, sia per la Val Canale-Canal del Ferro che per la Carnia.
Un’arteria imprescindibile la cui aspettativa del territorio è molto elevata e attesa – spiega – che potrebbe contribuire notevolmente all’ulteriore sviluppo del settore produttivo, commerciale e turistico ma direi socio-economico in generale, riducendo la marginalità dei territori montani più periferici, che negli anni ha contribuito al loro spopolamento. Le infrastrutture strategiche come questa sono un investimento anche per le nuove generazioni».
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