Nuova pista-guida alla motorizzazione

Sarà utilizzata anche per sostenere gli esami della patente per le due ruote, secondo l’ultima riforma

Cambiano le regole e le modalità per il rilascio delle patenti di guida. E aumenta contemporaneamente anche l’impegno delle istituzioni sul fronte sicurezza.

E così Motorizzazione civile, Provincia di Udine e autoscuole fanno squadra per la nuova pista di moto di via Popone.

Non un circuito in senso stretto, ma uno spazio per svolgere in sicurezza e secondo la nuova normativa, gli esami per le patenti A1 (motocicli leggeri, 16 anni), A2 (motocicli fino a 25 chilowatt, 18 anni) e A (o A3, senza limiti, 24 anni). «La nuova pista rispetta le recenti normative europee, introdotte da gennaio – sottolinea Marco Quai, assessore provinciale con delega alla motorizzazione civile –. La norma presuppone una maggiore abilità del motociclista e infatti alcune prove sono effettuate mantenendo una velocità minima, comunque non inferiore a 30 chilometri orari, come per esempio la prova di frenata o la prova di prevenzione degli impatti, una sorta di prova dell’alce».

Le principali novità introdotte da gennaio consistono nella patente di categoria A1 che si può ottenere già a 16 anni e vale per motocicli fino a 125 cavalli di cilindrata.

La patente di categoria A2, invece, consente di guidare motocicli fino a 35 chilowatt di potenza e non crescerà più di grado come la precedente patente A2 che, dopo un periodo di due anni, perdeva ogni limitazione. Ora occorre sostenere un esame a 24 anni (oppure a 20 anni, a patto d’avere un’anzianità di almeno due anni di patente A2) con un motociclo con almeno 50 chilowatt di potenza. Ma in via Popone c’è anche un’altra novità. Da lunedì la Motorizzazione ha un nuovo numero di telefono attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17. È l’848 000 388, un numero cosiddetto ad addebito ripartito: il costo della chiamata è suddiviso fra chiamante e chiamato e costa come una chiamata urbana.

A rispondere è il personale di un centralino ad hoc che smista le comunicazioni secondo necessità. «È un’azione che punta ad andare incontro all'utenza, ampliando gli orari di servizio e riducendo tempi fino a ora inevitabili con gli ordinari sistemi di comunicazione interna ed esterna», precisa Quai. (m.z.)

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