Nuove farmacie in regione: 640 domande per 49 sedi

La graduatoria sarà comunicata a Comuni e Ass e resterà valida per due anni. Da Udine è partito un ricorso al Tar contro le cinque assegnazioni in città
Un farmacista mostra i medicinali contenuti in una cassettiera, in una foto di archivio. Se la manovra economica 2011-2012 approvata dal Governo non sara' modificata nel corso dell'iter parlamentare del decreto, le farmacie private a rischio di immediata chiusura sarebbero circa il 25%, con il risultato che quasi un milione di cittadini verrebbero privati di un servizio di assistenza primario e fondamentale: e' l'allarme lanciato questa mattina dai responsabili laziali della federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani (Federfarma). VIRGINIA FARNETI/GID
Un farmacista mostra i medicinali contenuti in una cassettiera, in una foto di archivio. Se la manovra economica 2011-2012 approvata dal Governo non sara' modificata nel corso dell'iter parlamentare del decreto, le farmacie private a rischio di immediata chiusura sarebbero circa il 25%, con il risultato che quasi un milione di cittadini verrebbero privati di un servizio di assistenza primario e fondamentale: e' l'allarme lanciato questa mattina dai responsabili laziali della federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani (Federfarma). VIRGINIA FARNETI/GID

UDINE. Sono 640 le domande presentate da farmacisti, in forma singola o associata, per ottenere la titolarità di una delle 49 sedi messe a concorso dalla Regione e distribuite nelle quattro province del Fvg, di cui 43 di nuova istituzione e 6 a copertura di sedi vacanti, per due delle quali, Lauco in provincia di Udine e Clauzetto in quella di Pordenone, è prevista la corresponsione dell’indennità di avviamento, inteso come incentivo a sostegno delle località disagiate. Il bando per la formazione della graduatoria unica regionale è per soli titoli. Erano ammessi al concorso i farmacisti iscritti all’Albo e in possesso dei requisiti previsti dal regolamento, di età compresa tra 18 e 64 anni.

La valutazione dei titoli ai fini dell’attribuzione del punteggio finale sarà effettuato da una Commissione esaminatrice che, per quanto concerne la nostra Regione, è da tempo costituita ma di cui non si conosce la composizione. Saranno oggetto di giudizio i titoli di studio e di carriera (voto di laurea e di abilitazione, eventuali specializzazioni universitarie, borse di studio e di ricerca ecc.), le pubblicazioni scientifiche, le esperienze professionali maturate, ivi compresi i periodi di attività presso esercizi commerciali (i cosiddetti corner), gli attestati di aggiornamento professionale degli ultimi cinque anni e altro ancora.

A detta di esperti e professionisti del settore, si tratta di materiale di difficile stima, che potrebbe dar adito a contenziosi, anche in considerazione del fatto che la Commissione regionale gode di potere discrezionale «nella determinazione dei criteri per la valutazione dei titoli per quanto non espressamente indicato nel bando e nella normativa vigente».

La graduatoria finale formulata dalla Commissione esaminatrice sarà approvata in via definitiva dall’Amministrazione regionale. I vincitori dovranno dichiarare, in ordine di preferenza, un numero di sedi, tra quelle messe a concorso, pari alla posizione conseguita in graduatoria: il primo ne indicherà una, il secondo due, e così di seguito, con un progressivo restringimento delle possibilità di scelta man mano che si scende in classifica. Infatti a ognuno dei vincitori verrà assegnata la prima tra le località da lui indicate che non risulti già appannaggio di altro candidato meglio collocato.

La graduatoria resterà valida per due anni: in tale arco temporale la Regione potrà attingere nel caso di ulteriore disponibilità di posti da assegnare, ad esempio per la copertura di sedi non accettate o non avviate nei termini previsti, oppure nel caso di farmacie rurali e soprannumerarie resesi libere a seguito di passaggio del titolare ad altra sede migliore, e altri casi simili.

La Regione comunicherà ai Comuni e alle Aziende sanitarie competenti le avvenute assegnazioni delle 49 sedi, per le quali è già stata individuata l’ubicazione, salvo le presenze uniche (con posto vacante) in ambito comunale, nel qual caso la scelta è lasciata alla libera determinazione del titolare. Per quanto riguarda la città di Udine, dove è previsto l’insediamento di cinque nuove farmacie (così da portare il totale da 25 a 30) nelle zone Cotonificio-Chiusaforte, Gervasutta, Villaggio del Sole, Baldasseria Bassa e San Gottardo, contro l’ubicazione di alcune di esse è già stato inoltrato ricorso al Tar da parte di titolari presenti sul territorio, che contestano la legittimità della delibera della Giunta n.183 del 16 maggio 2012, ritenendo che il provvedimento, incidendo sull’assetto territoriale, avrebbe dovuto essere assunto dal Consiglio comunale.

Anche la minoranza di palazzo D’Aronco chiede lo spostamento di alcune nuove realtà, ad esempio l’insediamento a Godia invece che a San Gottardo. Per quanto attiene la distribuzione territoriale delle 49 sedi, 23 sono in provincia di Udine, 18 di Pordenone, 4 di Gorizia e 4 di Trieste. Su 640 domande pervenute, 364 fanno capo a titolari singoli e 276 ad associazioni di professionisti. A livello nazionale, per la copertura di 2 mila 214 sedi sono pervenute 25 mila 736 domande.

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