Nuove orchidee nell’orto botanico
Sono state donate alla Provincia dalla vedova del collezionista Lenisa. Una ha più di 20 anni

Si arricchisce la raccolta di specie vegetali conservate all’Orto botanico friulano di via Urbanis. Nei giorni scorsi, la Provincia di Udine ha ricevuto una collezione di circa un centinaio di orchidee esotiche, esemplari concessi alla struttura per scopi didattici e di ricerca dalla signora Paola Miani, appartenuti al coniuge Paolo Lenisa.
Le piante hanno in media più di 10 anni di vita. Tra queste anche un’orchidea di oltre 20 anni, la Laeliocattleya beaumesnil “Parme”, acquistata dal noto coltivatore francese Marcel Lecoufle, sempre rinvasata e mai divisa. Sono una diversa dall’altra e provengono, a loro volta, da collezionisti o coltivatori anche d’oltre oceano. Le orchidee ricevute in dono sono state collocate in una serra attrezzata ad hoc dell’Orto botanico. Il locale è delimitato da vetri coibentati ed è provvisto di un impianto di riscaldamento e umidificazione per favorire la corretta coltivazione e fioritura delle orchidee.
«Con questa ulteriore collezione – spiega l’assessore provinciale delegato Marco Quai – nella nostra struttura aumenta il patrimonio botanico. Le orchidee saranno coltivate e studiate al fine di perseguire la conservazione delle varie specie, la divulgazione didattica e gli scambi con gli altri orti didattici». E ancora: «La donazione della signora Miani rappresenta un onore per la Provincia nonché l’attestazione di fiducia e riconoscimento per la conduzione scientifica, didattica e divulgativa dell’Orto botanico affidata al curatore Michele Fabro».
La struttura, in funzione dai primi anni del secolo scorso e trasferitasi nel 1958 nell’attuale sede, svolge funzioni di conservazione, effettua attività divulgative e didattiche per le scuole, ospita studenti universitari per tirocini ed è in contatto per interscambi di sementi con centinaia di orti e giardini botanici a livello mondiale. Si estende tra gli istituti Malignani, Marinelli e Zanon, occupando una superficie di circa 4 mila metri quadrati ed è stato oggetto di diversi interventi di ristrutturazione che hanno riguardato serre, magazzini, laboratorio didattico, biblioteca e uffici, oltre ai terreni e alle aree di coltivazione. Sono stati ricreati ambienti naturali di interesse comunitario, già presenti in regione (torbiera, magredo, duna).
Nell’orto botanico di via Urbanis, ogni anno, vengono moltiplicate oltre 1.000 specie vegetali provenienti da orti botanici corrispondenti situati in tutto il mondo e, a queste, ne sono state aggiunte diverse decine grazie alla collaborazione con l’orto botanico di Padova, uno dei più antichi orti universitari d’Italia.
La struttura è aperta al pubblico dal lunedì al sabato compreso, dalle 8 alle 13, con ingresso gratuito preferibilmente previo appuntamento contattando lo 0432 279968.
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