Nuove regole per i parcheggi

Maniago, sono richiesti almeno due posti auto nelle residenze in costruzione

MANIAGO. Nuovo modo di concepire la città, a Maniago: più parcheggi nelle aree private e meno sulle strade. L’amministrazione Carli, partendo da un piano attuativo comunale di iniziativa privata denominato via Don Bosco, ha inteso dare un nuovo segnale per il riordino dell’occupazione del suolo stradale da parte delle automobili in sosta.

Questo dopo il primo progetto lanciato nel 2013, con il piano Sottostazione, nel quartiere di Sud Ferrovia. La questione degli stalli di sosta è infatti particolarmente sentita in alcune zone della città, nelle quali la carenza di parcheggi ha creato intasamenti lungo le strade ed episodi sempre più frequenti di soste selvagge.

Necessario dunque trovare una soluzione al problema dell’individuazione delle aree di sosta. In proposito, non va dimenticato che gli impresari continuano a prevedere un solo garage per ogni abitazione, quando un nucleo familiare può contare su almeno due vetture. Questo comporta la necessità di avere a disposizione ampie zone da destinare a stalli di riserva.

Nel 2013, l’amministrazione aveva indicato a progettisti e committenti, in particolar modo su impulso dell’allora assessore Renzo Bolzicco, di adottare una forma di autoregolamentazione al fine di realizzare il parcheggio interno all’area delle abitazioni non soltanto per un’auto, bensì per almeno due mezzi, in modo da garantire maggiore libertà nelle aree pubbliche.

A distanza di due anni, si è pensato di adottare i criteri già utilizzati per la lottizzazione di Sud Ferrovia anche in via Don Bosco, a Maniago di Mezzo, dove è prevista la realizzazione di nuove residenze.

Per ogni lotto, dunque, saranno richiesti almeno due posti auto interni e un numero congruo di stalli di servizio. Inoltre, il progetto prevede il passaggio da edilizia intensiva a estensiva, con un dimezzamento della volumetria stabilita in origine per i condominii.

Il nuovo piano attuativo ha ottenuto il via libera in una seduta di giunta pubblica. L’amministrazione Carli ha sottolineato l’importanza di questa azione.

Già due anni fa era stato messo in evidenza come «un simile provvedimento, sviluppato in un contesto specifico, poteva essere esteso anche ad altre aree che presentano analoghe dinamiche, sviluppando azioni virtuose, che responsabilizzano i cittadini rispetto all’utilizzo del suolo pubblico».

E così è stato: l’esperienza di Sud Ferrovia è stata replicata e non è detto che anche in altre aree cittadine non si possa intervenire allo stesso modo.

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