Nuove tecnologie made in Friuli: ecco la macchina mangia-plastica che ora va in Cina

Ok alla joint venture tra la friulana Plaxtech e la cinese Jiana. Il prof di Pechino: i rifiuti sono una miniera da sfruttare. Qui potete complilare il form per raccontarci la vostra storia
Basaldella 8 febbraio 2020 Plastex © Foto Petrussi
Basaldella 8 febbraio 2020 Plastex © Foto Petrussi

UDINE. Peccato l’ombra del coronavirus sulla joint venture tra la start up friulana Roteax-go e l’impresa “Jiana” di Dezhou, presentata nello stabilimento Plaxtech a Basaldella. L’ambasciatore di Pechino in Italia, Li Junhua, è rimasto a Roma per seguire da vicino i drammatici sviluppi del virus nel suo Paese, mentre il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha dato forfait per sopraggiunti impegni politici. Presenti, invece, il professor Deng Daiwei, docente di ingegneria plastica all’Università di Pechino di tecnologia chimica e Liu Songkui, manager di “Jiana”, oltre agli ospiti friulani.

L’impresa “Jiana” sta investendo nel processo produttivo oltre 80 milioni di euro per mettere in opera la tecnologia messa a punto dall’azienda udinese Plaxtech, tanto che ha già ordinato 8 macchinari mangia plastica ideati, studiati e realizzati dagli imprenditori Andrea e Matteo Strizzolo. Roteax-go intende implementare i macchinari su larga scala industriale attraverso il suo approccio innovativo, automatico e altamente tecnologico, basato su algoritmi generati sullo scambio di informazioni tra le varie componenti del sistema di riciclo, delle materie prime e la produzione di manufatti green realizzati con conglomerati plastici di altissima qualità, elevate prestazioni e basso costo.

«Ci sono voluti 10 anni di ricerca applicata - ha detto Andrea Strizzolo - e altri 10 anni per realizzare in concreto questa macchina. È stato un lavoro lungo, che ha dato i suoi frutti, perchè da oggi parte l’innovazione di processo. Questa macchina ha un’intelligenza artificiale e saprà gestirsi da sola. Altra caratteristica importante, non ha emissioni in atmosfera e non genera rifiuti». L’ingegner Giuseppe Razza, manager di Roteax-go, ha portato la solidarietà al popolo cinese e poi ha annunciato l’accordo con Electrolux «aggiudicandoci una gara internazionale nell’ambito dell’economia circolare». Il manager di “Jiana” Liu Songkui, ha elogiato «l’esperienza friulana che adesso va in Cina. Le nostre autorità ci hanno dato un forte sostegno, ci sono spazi per vantaggi economici reciproci».

Il professor Deng Daiwei ha spiegato che «i rifiuti industriali, oggi, sono tesori messi nei posti sbagliati, sono miniere da utilizzare e sfruttare al meglio. Il rifiuto è una risorsa dell’economia circolare e può essere convertito in energia». Presente all’incontro pure l’ex ministro Corrado Clini che ha affermato che «Plaxtech è un esempio virtuoso di green new deal».

Il sistema Roteax-go consente di utilizzare materie plastiche poliolefiniche eterogenee (in pratica gli scarti plastici) come materia prima per un rivoluzionario processo di stampaggio, che può essere largamente utilizzato per le più svariate mansioni, in particolare nel settore della logistica. Adesso il sistema Roteax-go sbarca in Cina con potenzialità di sviluppo decisamente importanti.

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