Nuovi focolai ed è di nuovo allarme
CHIUSAFORTE. Nuovi focolai sul monte Cimone, non lontano dalle malghe del Montasio e sopra Pietratagliata. Nuovi focolai che hanno indotto Protezione civile, Forestale e Vigili del fuoco a rialzare il livello di allarme nella zona interessata da oltre un mese da un vasto incendio.
Che fino a poche ore fa sembrava quasi domato. La situazione sopra Chiusaforte e Pontebba è tranquillizzante, ma l’attenzione da parte degli addetti ai lavori è altissima. Si vuole scongiurare insomma la ripresa di quell’incendio boschivo che dal 14 luglio fin quasi a Ferragosto è stato l’incubo per le genti della Val Raccolana e di Dogna e Pietratagliata, nel Canal del Ferro.
Il continuo monitoraggio delle aree interessate da parte dei volontari delle squadre comunali della Protezione civile - ieri mattina stava dando pensieri un costone sul monte Jovet dove, ricordiamo il fuoco si è divorato circa un migliaia di ettari di bosco -, unitamente ai sopralluoghi ripetuti dagli ispettori della Forestale regionale, si sono dimostrati precauzioni indispensabili, tant’è che al mutare della situazione di tranquillità a possibile rischio, è scattato il campanello d’allarme e, appena avuta la certezza che dalle spirali di fumo stavano sviluppandosi le fiamme, la Protezione civile ha fatto alzare in volo due elicotteri. Le situazioni a rischio da ridimensionare erano sulle pendici del Cimone, in un luogo non lontano, in linea d’aria, da malga Montasio. «Non c’è pericolo.
L’intervento degli elicotteri è a scopo precauzionale – rassicura Enrico Marcon, capo squadra della Protezione civile di Chiusaforte -; siamo fuori con 6 uomini e abbiamo allestito a Pian della Sega la vasca per la pesca dell’acqua. È un luogo vicino ai punti da irrorare e quindi l’elicottero con voli ravvicinati può avere una maggiore efficienza». Uno degli elicotteri, però, ha dovuto essere inviato subito in Canal del Ferro, essendosi presentato lo stesso pericolo anche sulla “Picca” di Pietratagliata. Anche nella valle del Fella i volontari all’opera hanno provveduto a posizionare la “pesca” dell’acqua.
Sono tre i punti da tenere sotto controllo in quota, sulla “Picca” di Pietratagliata da parte degli uomini della Protezione civile e della Forestale, in particolare verso il rio Sualt. Sia nel caso della Val Raccolana (dove è stata bonificata un’area di fronte a Saletto) che sul monte di Pietratagliata sono focolai che si sviluppano in luoghi già arsi in precedenza ed anche in quota, perciò non vi è alcun problema per la viabilità sulla statale 13 Pontebbana, né sulla Provinciale 76 da Chiusaforte a Sella Nevea, località anche ieri meta di numerosi turisti.
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