Nuovo calendario scolastico: tutti in classe il 10 settembre

Nell’anno 2018/19 ci saranno 212 giorni di lezione, tre in più rispetto a oggi. Si chiude il 12 giugno, tranne per gli alunni che dovranno sostenere gli esami

UDINE. Esaurita la pausa estiva, che avrà inizio il prossimo 13 giugno, la pattuglia di studenti Fvg tornerà sui banchi di scuola 10 settembre. Approvato dalla giunta su proposta dell’assessore regionale all’istruzione Loredana Panariti, il calendario per l’anno scolastico 2018/2019 che fissa infatti per quella data l’avvio delle lezioni.

Lo fa in largo anticipo, così da consentire agli istituti scolastici di fare i conti con le scadenze e organizzare ogni dettaglio necessario a garantire il ritorno in classe degli studenti, dal canto loro ancora alle prese con l’anno scolastico in corso.

Stesso debutto, diversa conclusione. Le scuole dell’infanzia, siano esse statali o paritarie, termineranno infatti le lezioni sabato 29 giugno 2019, dopo 227 giorni utili di lezione (meno il Patrono nel caso non coincida con un giorno festivo), tre in più rispetto all’anno scolastico precedente. Finiranno qualche giorno prima le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Leggi: elementari, medie e superiori. Anche in questo caso, il sipario calerà lo stesso giorno sia negli istituti statali che in quelli paritari: il 12 giugno 2019, dopo 212 giorni utili di lezione, e pure per loro, tre in più dell’anno scolastico in corso.

Fermo (eventuale) il giorno del Patrono, delle festività nazionali e delle sospensioni regionali delle lezioni. Queste ultime sono già state fissate dalla giunta che ha previsto lo stop dell’attività didattica, come ogni anno, in corrispondenza del Natale, del Carnevale e della Pasqua.

Le lezioni saranno quindi sospese da lunedì 24 dicembre 2018 a sabato 5 gennaio 2019, da lunedì 4 marzo a mercoledì 6 marzo 2019, infine da giovedì 18 aprile a mercoledì 24 aprile 2019.

All’interno di questa cornice, approvata dalla giunta regionale, le istituzioni scolastiche potranno effettuare eventuali variazioni in base alle rispettive esigenze formative. Lo fa sapere l’assessore Panariti ricordando che «fermo l'obbligo di destinare alle lezioni almeno duecento giorni e nel rispetto del monte ore annuale stabilito per ogni ordine di scuola - precisa l’assessore l'esponente della giunta Serracchiani - le istituzioni scolastiche avranno la facoltà di adattare il calendario in relazione alle esigenze del Piano dell'Offerta Formativa (Pof), previa intesa con gli enti locali e con gli enti erogatori di servizi».

Se strettamente necessario «potranno anche utilizzare - continua l'assessore Panariti - alcuni dei giorni a disposizione per anticipare il termine delle lezioni in relazione al regolare svolgimento delle operazioni di scrutinio finale, ferma restando la data fissata quale termine per la chiusura delle lezioni».

Le singole autonomie avranno infine un ulteriore margine di manovra: in caso di necessità imprevedibili o viceversa di circostanze prestabilite. Potranno decidere di sospendere le lezioni in presenza di eventi climatici di particolare entità, tali da impedire l’utilizzo dei locali delle istituzioni scolastiche, ad esempio in caso di una nevicata straordinaria, così come per mettere a disposizione i propri spazi in caso di consultazioni elettorali o referendarie.

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