«Un rifugio per gli invisibili»: ecco il nuovo dormitorio della Croce rossa di Udine con 30 posti letto
La struttura inaugurata domenica 15 dicembre in via Pracchiuso. Ospiterà persone senza fissa dimora, ci sono servizi con docce e saranno serviti pasti caldi e colazioni
«Ho vissuto per strada molto tempo, fino a quando non ho conosciuto i volontari della Croce rossa che mi hanno accolto in dormitorio: ora ho trovato una casa, un lavoro e pian piano sto costruendo la mia indipendenza».
Roberto è in prima fila al taglio del nastro del nuovo spazio di via Pastrengo, che dalla serata di domenica 15 novembre ha aperto le sue porte alle persone senza fissa dimora.
L’accoglienza
Il calore delle stanze contrasta con il gelo di una sera di dicembre e invita i più fragili, coloro che non possono godere del privilegio di un tetto sulla testa, a fermarsi qui, tra le pareti bianche del nuovo dormitorio inaugurato dalla Croce rossa di Udine: ci sono trenta posti letto, che si aggiungono ai 23 forniti dalla Caritas in via Pracchiuso, distribuiti in più stanze – un paio di dimensioni ridotte, concepite per l’eventuale presenza di nuclei familiari –, ci sono i servizi con le docce, c’è una sala comune dove verranno distribuiti pasti caldi e colazioni.
In sede ci saranno un medico, un infermiere e uno psicologo, valore aggiunto ai servizi che la Croce rossa già offre, in tutte le regioni italiane. «Con l’apertura di questi spazi si compie un passo molto importante – rivela un’emozionata Cristina Ceruti, presidente della Croce rossa di Udine –: il dormitorio potrà diventare un rifugio per gli invisibili e un modo per offrire loro non solo la sicurezza di un tetto, ma anche dignità e fiducia». La storia di Roberto lo dimostra, e ce lo confermano alcuni volontari presenti: spesso l’accesso al dormitorio è il primo approdo per una vita diversa.
Il progetto
Il ringraziamento di Ceruti si estende al Comune di Udine, rappresentato dall’assessore all’Equità sociale Stefano Gasparin: il dormitorio di via Pastrengo, infatti, è stato realizzato nel contesto del piano di opere messe in campo per contrastare la marginalità. Sono 700 mila euro (dei tre milioni totali) i fondi stanziati per l’emergenza freddo dall’ambito territoriale udinese, che comprende nove comuni. «Un investimento importante – ricorda Gasparin –, che dimostra il nostro impegno concreto per fornire una risposta a chi è in condizioni di fragilità e non lasciare indietro nessuno». Anche se, come osserva l’assessore, non tutte le persone senza dimora accettano di essere aiutate: «Ci vogliono il tempo e la fiducia». Serve pazienza e serve un lavoro di rete che deve partire dal punto zero. «Non è stato facile mettere in piedi i tavoli di co–progettazione che hanno permesso di arredare questi spazi – confermano tanto la presidente Ceruti quanto l’assessore Gasparin – ma tutte le difficoltà le abbiamo superate perché siamo uniti nel nome di un obiettivo più grande.
I volontari
Alcuni giovanissimi, con la luce negli occhi di chi si approccia per la prima volta alla solidarietà; altri veterani, con vent’anni e più di esperienza, che quella luce non l’hanno persa. «Se tagliamo il nastro di questo progetto, oggi, è perché ognuno di voi ci ha messo un tassello» dice Andrea Spinato, responsabile dei nuovi spazi di via Pastrengo. Lo circonda una marea di tute bianche e rosse, accomunate dall’entusiasmo di chi vuole fare del bene al prossimo. «In campo abbiamo oltre mille volontari – spiega Carla Bortolotti, vicepresidente della Croce rossa di Udine–, e in questo spazio sono coinvolti anche ragazzi minorenni, dai 14 anni in su».
La regione
All’inaugurazione del nuovo dormitorio udinese c’è anche Ariella Testa, presidente regionale della Croce rossa: «Se fino a qualche anno fa l’emergenza era strettamente collegata all’afflusso dei migranti dalla rotta balcanica, ora la necessità è più che altro territoriale, con periodi di maggiore afflusso, come quello che stiamo attraversando». La speranza, ora, è che i posti a disposizione siano sufficienti a coprire tutte le richieste.
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