Nuovo Dpcm, che cosa ha detto Conte alla Camera: il Friuli tra le regioni a rischio, ecco le novità in breve

Con la curva dei contagi che sale e registra nuovi picchi da settimane, il premier Conte ha deciso per una nuova stretta sulle misure anti-contagio. A dettare la linea però sarà l'indice Rt0, diverso da regione e regione, con la possibilità di alcune aree di avere disposizioni più stringenti per spostamenti e coprifuochi. Il premier ha parlato di automatismi e di interventi ad altalena, con restrizioni e allentamenti tarati sulle singole zone e sulle situazioni contingenti. «Questo per introdurre misure adeguate per le zone più a rischio e restrizioni meno pesanti per le aree dove minore è l’emergenza».
Le misure più restrittive. Coprifuoco molto probabilmente alle 21, chiusura dei ristoranti la domenica a pranzo, capienza del trasporto pubblico al 50%, stop musei e mostre, didattica a distanza per le scuole superiori. Dopo la comunicazione fatta dal ministro della Salute Roberto Speranza ai governatori durante la riunione della «cabina di regia» e il confronto con i capidelegazione, sono queste le ipotesi di nuove misure nazionali che stanno emergendo e che verranno messe nero su bianco nel nuovo Dpcm che dovrebbe essere firmato martedì. Il confronto comunque è ancora in corso.
Le parole di Conte. "Pensiamo di disporre la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali ad eccezione di farmacie, parafarmacie, negozi di genere alimentari, tabacchi ed edicole che si trovano all'interno dei centro commerciali; ovviamente in ragione della maggiore attrattività che questi spazi suscitano in particolare nel weekend", ha indicato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in Aula alla Camera, illustrando le misure che saranno inserite nel prossimo Dpcm anti Covid.
"In coerenza con la chiusura delle sale da gioco e delle sale bingo - ha aggiunto - intendiamo disporre anche la chiusura di corner adibite all'attività di scommesse, i videogiochi ovunque siano collocati. Chiuderanno, ahimè, anche musei e mostre. Prevediamo anche la riduzione fino al 50% del limite di capienza dei mezzi di trasporto locali".
Le nuove misure, ha detto il capo del governo, vengono introdotte in via "cautelativa e prudenziale" e la decisione di rimettere mano alle limitazioni è stata presa dopo la presentazione dei dati di monitoraggio di venerdì scorso per garantire "la tenuta dei servizi sanitari".
Come detto, le restrizioni saranno differenziate a seconda della criticità delle diverse zone del Paese (nei casi più gravi si ragiona per esempio della chiusura totale dei ristoranti o di negozi come quelli di parrucchiere).
Insomma, non il lockdown generalizzato introdotto a marzo ma un piano modulabile a seconda del tasso di contagio Rt e di altri 20 parametri tecnico-scientifici. Il premier ha parlato di automatismi e di interventi ad altalena, con restrizioni e allentamenti tarati sulle singole zone e sulle situazioni contingenti. «Questo per introdurre misure adeguate per le zone più a rischio e restrizioni meno pesanti per le aree dove minore è l’emergenza».
I posti negli ospedali. Facendo il punto sulla situazione, Conte ha sottolineato che "gli italiani contagiati sono di numero ben più elevato rispetto alla prima ondata anche se la qualità dei contagi è diversa e inferiore: oggi fino al 96% delle persone sono asintomatici o presentano sintomi lievi". Tuttavia, ha rilevato, è preoccupante l’affollamento generale degli ospedali, in particolare quello dei reparti non covid e delle terapie subintensive. Quanto alle terapie intensive, invece, Conte ha spiegato che l’Italia affronta la nuova emergenza potendo contare, tra posti già attivati e posti attivabili in base alle esigenze delle diverse aree, 10.841 posti, sostanzialmente più di un raddoppio rispetto alla scorsa primavera. "Esiste la possibilità che 15 Regioni superino le soglie critiche di terapie intensive nel prossimo mese — ha ammonito il premier —, anche se questa previsione non tiene ancora conto dell’impatto che immaginiamo positivo delle misure introdotte con gli ultimi dpcm".
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