Nuovo furto di rame in un cimitero

Ancora ladri-vandali in azione nel Medio Friuli. Questa volta è stato preso di mira il camposanto di Varmo dove l’incursione sarebbe avvenuta l’altra notte

VARMO. Ennesimo furto di rame in un cimitero del Medio Friuli; a essere preso di mira, questa volta, è stato il camposanto di Varmo. Ad allertare le forze dell’ordine sono state – questo pomeriggio, poco dopo le 18 – alcune persone che abitualmente frequentano il cimitero. «Ci siamo accorti subito che qualcosa non andava». Dai primi accertamenti, infatti, il cancello d’entrata sarebbe risultato aperto in modo strano e il percorso ghiaioso «scomposto».

L’intrusione dei ladri-vandali risale con ogni probabilità all’altra notte. I malviventi si sono intrufolati nel luogo sacro e hanno prelevato la maggior parte delle “scussoline” di rame della muraglia cimiteriale. In tutto, circa 120 metri di materiale. Un tentativo è stato effettuato anche sul portale d’entrata, ma non è andato a buon fine.

Sul posto anche il sindaco Sergio Michelin, che si è detto «molto rammaricato per l’accaduto». Il primo cittadino ha aggiunto: «Purtroppo i danni sono ingenti. Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine, la collaborazione del Comune e degli stessi cittadini, continuano a verificarsi questi incresciosi episodi. E a essere colpiti sono anche e soprattutto i cimiteri. Al di là del danno economico, si tratta proprio di un odioso sacrilegio».

Recentemente i volontari della squadra locale di Protezione civile avevano riqualificato l’area antistante il camposanto con alcuni lavori di manutenzione, rendendo il luogo ancora più ordinato. Per i rilievi del caso sono intervenuti immediatamente sul posto i carabinieri di Latisana.

Nel circondario si ricordano diversi altri episodi simili, come il furto di una pompa a mano per l’acqua nel cimitero di Santa Marizzutta e il tentativo maldestro del furto (non riuscito) e quindi il danneggiamento dell’impiantistica della cella mortuaria a Belgrado; rubata addirittura una campanella a Muscletto-Codroipo.

Disagio e preoccupazione sono stati manifestati soprattutto dagli anziani: «Non possiamo più neanche andare a pregare tranquillamente sulla tomba dei nostri cari. E ormai è un rischio anche andare da soli, come eravamo abituati un tempo. Non c’è più rispetto nemmeno per i defunti».

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