Nuovo ospedale di Pordenone, vignette e manovre per la Comina

I referendari: «Comune e Provincia mettano le soluzioni a confronto in pubblico». A Trieste si giocano le ultime carte contro la ristrutturazione nell’attuale sito

PORDENONE. Chiedono alla Regione «la pubblicazione completa dei quadri economici dei diversi progetti per aprire un confronto vero e pubblico». Chiedono a «a Pedrotti e Ciriani di convocare subito un consiglio comunale e provinciale congiunto e pubblico, con la partecipazione della Regione, per discutere le ipotesi progettuali e i relativi quadri economici». I referendari continuano il pressing sulle istituzioni per spingere la politica a decidere con i cittadini il futuro del nuovo ospedale di Pordenone.

A Trieste intanto sarebbero in atto pressioni, non solo politiche, sulla giunta, per tenere accesa la fiammella del sito della Comina. Ripensamenti in corso? Bocche cucite. Il centro destra giovedì ha cercato di stanare l’esecutivo regionale presentando una mozione che chiedeva conto delle intenzioni sui tre poli ospedalieri regionali (Trieste, Udine, Pordenone), ma l’assessore Telesca ha dribblato l’ostacolo senza entrare nel merito del tema.

I referendari non mollano la presa: «Proprio ora che finalmente si stanno valutando costi e benefici e si rivaluta la vecchia opzione del “nuovo” ospedale nel sito esistente, assistiamo a scontri con clamorose bugie, ricatti e pressioni politiche forti. Pordenone potrebbe far sua l’esperienza di Udine dove si sta costruendo per lotti il “nuovo” ospedale dentro l’area di quello esistente, ma di ciò le opposizioni esterne (ed interne) alla giunta regionale non tengono conto e chiedono tempo. Ma “tempo per che cosa?”».

E cercano di smontare quelle che ritengono “autentiche bugie. I posti letto: «Il progetto di via Montereale non ne modificherebbe il numero attuale mentre la proposta della Comina li aumenta di 100 unità a discapito degli ospedali di rete». Il ruolo: «Quale sia l’ubicazione Pordenone resterà ospedale di I livello e non di base (decreto Balduzzi) pur non potendo offrire tutti i servizi di Udine o Trieste».

A Tirelli: «C’è chi predice “sicure” epidemie e rischi per la salute causati dal cantiere in centro. Ha taciuto per altri grandi cantieri in centro come la demolizione/ricostruzione del Verdi ed evita di dirci cosa ci accadrebbe dovesse essere completamente demolito il Santa Maria degli Angeli». Infine i costi: «Il nuovo ospedale in Comina non graverà per 270 milioni ma molti di più. Si parla di una cifra vicina ai 500 milioni».

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