Nuovo stadio, commissione bipartisan

L’opposizione di palazzo D’Aronco vuole dire la sua sull’operazione che prevede la concessione dell’impianto per 99 anni.

Udine 16 Giugno 2011. Conferenza stampa Udinese calcio ed opposizione in Consiglio comunale sullo Stadio Friuli. Telefoto Copyright Foto Petrussi/PFP
Udine 16 Giugno 2011. Conferenza stampa Udinese calcio ed opposizione in Consiglio comunale sullo Stadio Friuli. Telefoto Copyright Foto Petrussi/PFP

UDINE. Un commissione speciale, composta da consiglieri di maggioranza e opposizione, dall’Udinese calcio e dai tecnici comunali, deciderà il contenuto della convenzione, con una durata che può oscillare tra i 65 e i 99 anni, per la concessione, con diritto di superficie, dello stadio Friuli alla società bianconera. Questa la mediazione raggiunta, ieri, durante il confronto tra il direttore amministrativo dell’Udinese, Alberto Rigotto, e l’opposizione di palazzo D’Aronco. In ballo c’è la durata della convenzione, il numero di posti del nuovo impianto che dovrà garantire anche l’organizzazione dei concerti e le garanzie che la società darà al Comune.

Pdl, Lega, Sos Italia e Per Udine, non vogliono fare ostruzionismo, al contrario chiedono di poter avere in mano tutte le informazioni per arrivare a una decisione ponderata sulla costruzione del nuovo stadio Friuli. Ecco perché, dopo aver appreso dell’arrivo a Udine del presidente dell’Istituto per il credito sportivo, il capogruppo del Pdl, Loris Michelini, ha preteso il coinvolgimento. E Rigotto, nel ricordare che i lavori partiranno a gennaio, auspica che la convenzione venga votato all’unanimità in consiglio comunale.

Diversi i nodi da sciogliere anche perché, come ha sottolineato Michelini, la convenzione quinquennale in vigore non è ancora stata sottoscritta e, quindi, la proprietà dei campetti Bruseschi non è ancora stata trasferita al Comune. «C’è stato - ha ammesso Rigotto - un problema con il rilascio della fidejussione perché in quella parte la convenzione non era scritta benissimo, mentre a fine mese firmeremo il passaggio di proprietà dei campetti Bruseschi». Per quanto riguarda la durata della convenzione, invece, la questione è più complessa anche perché il Credito sportivo per concedere un mutuo pari all’80% dell’investimento di 25 milioni di euro pretende una concessione con diritto di superficie di 99 anni.

«Vogliamo sapere che tipo di garanzie fornirà l’Udinese al Comune e se il numero di posti è sufficiente per i concerti» aggiunge Michelini che seppur convinto «che senza l’Udinese lo stadio non sarebbe utilizzabile» aggiunge: «Abbiamo la responsabilità amministrativa di controllare». Nel corso della conferenza stampa, indetta ieri, allo stadio Friuli, Rigotto ha ricordato che la concessione con diritto di superficie è stata utilizzato a Torino per lo stadio dello Juventus. In questo caso, però, la Juventus, in cambio della cessione dell’impianto per 99 anni, ha riconosciuto al Comune 25 milioni di euro. Ma questo è solo un esempio perché a Udine la formula è legata alla valutazione chiesta dal Comune all’Agenzia delle entrate. «A questo valore - spiega il sindaco, Furio Honsell - si sottrae l’investimento dell’Udinese e si divide per il numero degli anni della convenzione e si detrae il valore delle giornate che il Comune utilizzerà l’impianto per i grandi eventi. Questo è il valore che l’Udinese ci dovrà dare per un certo numero di anni».

Su questo punto vuole vederci chiaro pure Alberto Bertossi (Api): «Fatte salve le proposte dell’Udinese, resta il problema della gestione dell’operazione da parte del Comune anche perché in altre realtà la concessione degli stadi è stata valutata in altro modo». Sempre Bertossi auspica la costituzione a breve della commissione speciale perché, precisa, «il presidente del consiglio e il sindaco non ci mettono nelle condizioni di svolgere il nostro ruolo».

Dello stesso avviso Luca Dordolo (Ln) riconoscendo la bontà del progetto che, a fronte della diminuzione dei posti, prevede la cessione al Comune di una fascia verde.

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