Oculistica, potenziata Sacile

L’ambulatorio, aperto 4 giorni, tratterà le patologie della retina

Nuova organizzazione per il servizio di oculistica: maculopatie e altre patologie della retina sono state dirottate a Sacile dove l’ambulatorio è aperto 4 giorni alla settimana, mentre per ricoveri e urgenze rimane competente l’ospedale di Pordenone.

Da qualche settimana è partita una nuova organizzazione del servizio di oculistica per quel che riguarda l’attività ambulatoriale.

«Abbiamo potenziato l’attività a Sacile – afferma Paola Toscani, direttore della struttura delle prestazioni sanitarie – con quattro giornate di attività in più per tutte le patologie legate alla retine e per le maculopatie».

L’ambulatorio è stato dotato anche di un apparecchio, un Oct (tomografia ottica computerizzata), che serve per valutare la retina. Inoltre sono arrivati anche un medico, infermiere e un ortottista «per ridurre le liste di attesa. E per le maculopatie in questo momento siamo riusciti ad azzerare le liste di attesa».

La verifica è di qualche giorno fa ma il timore è che la situazioni cambi: non appena, infatti, si sparge la voce che i tempi sono ristretti in un determinato posto, normalmente accade che arrivino pazienti anche da fuori.

«I tempi per le maculopatie erano critici – prosegue Toscani – e noi adesso speriamo che questi numeri si mantengano costanti nel tempo perché normalmente la domanda ha sempre una impennata. L’oculistica ha investito molto su questo aspetto».

All’ospedale di Pordenone rimangono le urgenze e determinate priorità, l’attività chirurgica e quella di ricovero. Al reparto si attende anche personale medico.

L’esame del campo visivo ora si può fare a Sacile e San Vito al Tagliamento.

E anche l’ambulatorio di San Vito al Tagliamento nei mesi scorsi è stato potenziato chiarisce Toscani: «È stata intensificata l’attività anche su questo ambulatorio dove vengono inviate le situazioni meno urgenti» sottolinea. L’obiettivo da raggiungere è quello di trattare i casi meno gravi fuori dall’ospedale che si deve concentrare su cose gravi e urgenti: i percorsi programmabili devono essere in carico alle strutture territoriali.

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