«Offensivo, frasi da radical chic»

Il consigliere forzista Gentile attacca il candidato: non ci dia lezioni di signorilità
Bumbaca Gorizia Presentazione lista AN © Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia Presentazione lista AN © Foto di Pierluigi Bumbaca

«Molto offensive le frasi da radical chic saccente pronunciate da Roberto Collini all’indirizzo di esponenti del centro-destra».

Stavolta la bordata contro il giornalista parte da Fabio Gentile, capogruppo comunale di Forza Italia. Gentile si riferisce alla polemica sulla presunta incompatibilità fra il ruolo di candidato sindaco di Collini e il suo incarico di vicepresidente della Fondazione Carigo. «A proposito della richiesta di dimissioni dalla Fondazione, formulata da Del Sordi, Oreti e Devetag e che Collini ha comunque preannunciato, spero solo che non avvengano al deposito della candidatura, cioè 33 giorni prima delle elezioni, ma con un più corretto anticipo. Certo che se il candidato, appena varcata la porta dell’agone politico, pensa di poter venire a dare lezioni di signorilità, allora la campagna elettorale non sarà all’acqua di rose, come magari Collini vorrebbe, forse per minimizzare i disastri causati dai suoi mandanti Renzi e Serracchiani».

La frase “incriminata” è il virgolettato di ieri sull’«incompatibilità fra l’intelligenza e la volontà di governare la nostra città», rivolta dal giornalista a chi lo ha criticato. «Parole», chiosa Gentile, «che non fanno onore a una persona che dovrebbe conoscere a menadito l’arte della diplomazia e della comunicazione».

Il consigliere comunale forzista si rivolge infine ai vertici dem cittadini. «Attendo poi di essere smentito dal segretario comunale del Pd, Franco Perazza, che aveva definito “illazioni” le mie previsioni su come si sarebbe svolto il percorso democratico partecipativo del Pd, quando dissi che il maggior partito della sinistra si sarebbe semplicemente accodato alla nomination del “candidato mascherato” lanciata da Percorsi Goriziani». (vi.co.)

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