Offese sul Perbenista, scagionato il direttore del blog

“Non luogo a procedere”. Questa la sentenza pronunciata ieri dal giudice per le udienze preliminari Daniele Barnaba Faleschini nei confronti di Marco Belviso, udinese di 47 anni, direttore del blog “il Perbenista”, accusato di diffamazione a mezzo stampa.
All’origine dell’intera vicenda c’era una lite iniziata fra Fabio Fiorin, al tempo impegnato nella segreteria particolare dell’assessore Claudio Violino, e Mario Johannes Sanna, 50enne di Castions di Strada pure accusato per il reato di diffamazione a mezzo stampa. I due si erano reciprocamente querelati, tanto che la vicenda era finita dal giudice di pace. Poi, Sanna decise di renderla pubblica scrivendo una serie di lettere aperte risultate offensive dell’onore e della reputazione del Fiorin che rimbalzarono sui social network e furono inviate anche al blog del Perbenista che le pubblicò il 30 luglio del 2012.
Belviso, in qualità di direttore del blog, era accusato di aver omesso di esercitare il controllo necessario sul contenuto dei periodico per impedire la perpetrazione di reati a mezzo stampa. Tutto era cominciato a causa della pubblicazione di due lettere scritte da Mario Johannes Sanna 50 anni residente risultate offensive dell’onore e della reputazione di Fabio Fiorin.
Altrettanto offensiva è stata ritenuta la lettera rivolta al segretario regionale della Lega Nord Matteo Piasente nella quale Fiorin riferiva di presunte minacce di morte e a un supposto investimento ad opera di Fiorin.
In seguito alla successiva denuncia da parte dello stesso Fiorin, assistito dall’avocato Elisabetta Basso, la Procura aveva aperto un fascicolo sia nei confronti di Sanna, rappresentato dal legale Giancarlo Zannier, sia nei confronti di Marco Belviso, difeso dall’avvocato di fiducia Andrea Castiglione.
Ieri, nell’udienza dinanzi al giudice Faleschini, Sanna ha scelto la via del patteggiamento concordando una pena a mille euro e la rifusione delle spese di parte civile. Non altrettanto ha fatto Belviso per il quale il pubblico ministero ha chiesto rinvio a giudizio. Al termine dell’udienza il giudice si è espresso per un non luogo a procedere perché il fatto non sussiste accogliendo le richieste del difensore, avvocato Castiglione.
«Così – ha osservato l’avvocato – è stata colta la non applicabilità della normativa sulla stampa alle testate online o ai blog. Ha anche argomentato spiegando che si trattava del legittimo esercizio del diritto di critica e non di cronaca ed evidenziando come, oltretutto, mancava la prova visto che il sito era stato cancellato. (a.c.)
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