Oggi riapre la Pontebbana dopo sei giorni

L’annuncio ufficiale ieri nel corso del vertice sindaci-FvgStrade. Domani toccherà alla val Raccolana

PONTEBBA. Ci sono ancora dei focolai attivi sul monte “La Picca”, ma non vi è più una situazione d’emergenza e dalle 14 di oggi, messa in sicurezza l’area a rischio, sarà riaperta la statale 13 Pontebbana. La decisione è stata confermata dal presidente di FvgStrade, Giorgio Santuz, presente con tutto il suo staff, all’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio al municipio di Pontebba, presenti i rappresentanti della Provincia di Udine, della Comunità Montana, i sindaci del Canal del Ferro e della Valcanale, forze dell’ordine, forestale e protezione civile.

Soddisfazione è stata manifestata da parte di tutti i sindaci nell’apprendere la notizia che pone fine al disagio sopportato dagli abitanti della valle fin dalla notte fra il 7 e l’8 agosto, quando si era deciso di chiudere l’importante arteria di traffico per il persistente pericolo di caduta massi in conseguenza all’incendio boschivo che si era sviluppato sui monti fra i comuni di Pontebba e Dogna. La senatrice e sindaco di Pontebba, Isabella di Monte, ha colto l’occasione per ringraziare tutti coloro che si sono adoperati nella fase dell’emergenza e in particolare FvgStrade, che, assegnando tempestivamente i lavori per la messa in sicurezza dei versanti, ha garantito immediatamente l’apertura della strada.

La senatrice De Monte ha inoltre ringraziato la presidente della Regione, Debora Serracchiani per aver dato prontamente una risposta alla richiesta di riapertura della strada, a beneficio di tutta la popolazione residente nelle vallate e del turismo, che in questo periodo dell’anno è particolarmente prezioso per l’economia territoriale.

Apprezzato e condiviso anche l’intervento del sindaco di Chiusaforte, Luigi Marcon - ieri sera poi impegnato in una analoga riunione per fare il punto della situazione in Val Raccolana dove Protezione civile e Provincia si stanno adoperando per riaprire la strada per Sella Nevea che potrebbe essere agibile già domani mattina - che ha proposto di prevedere dal protocollo che in caso di calamità debba essere il sindaco, che ha una visione più globale delle esigenze della gente, a svolgere una azione di coordinamento sul da farsi.

 

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