Omaggio al dottor Mauro Boiti in pensione dopo 36 anni di servizio

Il medico di famiglia Mauro Boiti è andato in pensione a fine anno, la comunità di Ovaro lo ha ringraziato durante il concerto di Santo Stefano. La commissaria del Comune Silvia Zossi gli ha consegnato un riconoscimento. Boiti è stato di grande riferimento per Ovaro, paese in cui ha lavorato per ben 36 anni. La comunità ha voluto dedicargli un momento di riconoscenza per la grande dedizione e la professionalità con cui si è messo al servizio della comunità. Per questo al tradizionale concerto del Corpo bandistico Val di Gorto che si svolge ogni anno il 26 dicembre la commissaria comunale Zossi ha consegnato a Boiti una medaglia commemorativa e un panorama fotografico del paese. Dal 1° gennaio a Boiti è subentrato, per garantire frattanto il servizio ai suoi pazienti, il dottor Nicola Zambelli Spezier, in attesa del concorso che dovrà individuare l’assegnazione definitiva del posto di medico di famiglia. L’ex sindaco, Lino Not, ricorda che si deve a Boiti anche la crescita del poliambulatorio. Il medico, oggi 67enne, arrivò a Ovaro nel 1983. La moglie, Rodolfa Pettarin, medico anch’essa, vi giunse con lui e pure lei esercitò la professione per 13 anni a Ovaro. Lei fu medico di famiglia, guardia medica e pediatra, in seguito lavorò al reparto di Pediatria dell’ospedale di Tolmezzo, dove ha concluso la sua esperienza professionale per quiescenza il 31 dicembre, data dalla quale marito e moglie potranno godersi la meritata pensione. Alla serata di S. Stefano col concerto del Corpo Candistico Val di Gorto Hanno partecipato anche un gruppo di ragazzi della banda di Forni Avoltri assieme a due giovani di Ovaro. —
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