Omicidio Sacher, depositata la perizia: il pensionato ucciso per soffocamento

Il capo della Procura dei minori di Trieste, Grohmann: è stata una morte violenta. Presenti tre micro-fratture alla trachea e fratture alle costole

UDINE. Mirco Sacher, il pensionato di 66 anni trovato senza vita in un campo di via Buttrio lo scorso 7 aprile, è morto per soffocamento. La conferma ufficiale arriva dalla perizia medico-legale che il consulente della Procura dei minori di Trieste, Carlo Moreschi, ha depositato oggi al pm Chiara De Grassi.

«La relazione - ha detto il procuratore capo, Dario Grohmann, dopo una prima veloce analisi del documento - conferma la presenza di tre micro-fratture alla trachea e di fratture alle costole. Sicuramente si è trattato di una morte violenta, per mano altrui. Si presume delle due quindicenni».

Nelle pagine della relazione figura anche l’esito degli esami tossicologici disposti sul corpo della vittima. «Non mi sono soffermato a lungo - ha proseguito Grohmann - ma mi sembra siano negativi o comunque con valori molto bassi». A questo punto, l’inchiesta si avvia verso la chiusura. A quanto appreso, l’esito della perizia rafforzerebbe l’ipotesi dell’omicidio volontario, già contestata alle due quindicenni in alternativa a quello preterintenzionale.

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