Onda chiede il concordato e si prepara allo scorporo
PORDENONE. I liquidatori di Telecomunicazioni industriali spa, la denominazione con cui Onda Communication, fondata nel 2003, tra gli altri, da Michelangelo Agrusti, attuale presidente di Unindustria Pordenone ha fatto ricorso alla procedura, hanno depositato in tribunale la domanda di concordato.
Il giudice Francesco Petrucco Toffolo aveva concesso proroga al 31 luglio, a seguito della domanda di pre-concordato presentata in primavera, ma l’avvocato Roberto Casucci ha accelerato i tempi e il tribunale potrà così esprimersi la prossima settimana.
Il legale è fiducioso circa il pronunciamento dei giudici, visto che il progetto prevede il pagamento integrale dei creditori privilegiati e in percentuale per quelli chirografari, garantiti dalle operazioni di cessione di asset e da crediti esigibili.
Sul fronte produttivo, da fine marzo è operativa Omc, la società nata per rilevare con un contratto d’affitto d’azienda prima e con l’acquisto poi, uno degli asset della spa.
L’oggetto sociale non cambia, produzione e commercializzazione di apparati elettronici, ma negli obiettivi la nuova Onda ha una marcia in più, grazie alla partecipazione di Njk, company statunitense, attraverso una propria controllata.
Njk è un fondo d’investimento che sostiene la ricerca tecnologica nel settore ed è detentore di soluzioni tecnologiche innovative, di diversi brevetti utili per carte di credito e sicurezza. Omc ha avviato l’attività assorbendo 13 dipendenti dell’azienda di Roveredo in Piano in liquidazione volontaria.
Dell’organico della vecchia Onda (34 addetti) 11 tecnici sono stati assorbiti dalla Overit di Fiume Veneto (società specializzata in ingegnerizzazione di processi industriali); per i restanti 8 è scattata la cassa integrazione speciale.
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